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Puglia, Testo unico sulla legalità. Barone: “Sarà una guida nel contrasto dell’azzardo”

E’ iniziato ieri nella Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia l’esame del disegno di legge “Testo Unico in materia di legalità regolarità amministrativa

15 Maggio 2018

E’ iniziato ieri nella Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia l’esame del disegno di legge “Testo Unico in materia di legalità regolarità amministrativa e sicurezza”. Si esprime in merito la Presidente della Commissione, Rosa Barone.

 

“La redazione di questo testo – spiega Barone – era tra gli obiettivi fondanti della Commissione. Per questo abbiamo audito le associazioni che si occupano di antimafia sul territorio e le istituzioni locali e inviteremo nuovamente in audizione l’associazione Avviso Pubblico e l’ex Procuratore Motta per avere un parere sul testo elaborato dagli uffici regionali, che ringrazio per il lavoro svolto. L’obiettivo è quello di portare il testo nell’Aula del Consiglio entro la fine di giugno. Vogliamo consegnare ai pugliesi un testo unico per la legalità che non resti solo sulla carta ma che trovi concrete attuazioni sul territorio e che possa costituire, come accaduto per altre regioni, una linea guida per il contrasto a fenomeni come racket, usura o gioco d’azzardo patologico”.

 

Il Testo unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza (approvato con disegno di legge dalla Giunta regionale nel marzo scorso) è  composto da 29 articoli, punta a porre in essere misure di contrasto all’illegalità, al caporalato, al racket e usura, al gioco d’azzardo patologico.

 

All’art. 15 fino al 19, il Testo disciplina le politiche in materia di prevenzione e contrasto all’illegalità, di reati ambientali, abitativi e di edilizia residenziale. Un’attenzione particolare è dedicata al fenomeno delle truffe a danno della popolazione anziana sempre più esposta a tale rischio. Il gioco patologico d’azzardo, in conformità a quanto contenuto nella legge regionale vigente, troverà ampia trattazione nelpiano integrato per la prevenzione, per il rafforzamento e la diffusione della cultura della legalità e della responsabilità.

 

E’ l’art. 18 in particolare che si prevede che, al fine di prevenire il ricorso all’usura da parte di soggetti dipendenti dal gioco d’azzardo e delle loro famiglie, la Regione promuova la diffusione della cultura dell’utilizzo responsabile del denaro per evitare situazioni di indebitamento e di maggior esposizione da parte dei soggetti affetti da gioco patologico e le loro famiglie.

Si prevede inoltre la formazione specifica degli operatori dei servizi di assistenza e di presa in carico delle persone affette da dipendenza da gioco d’azzardo, nonché la collaborazione permanente di tali servizi con le associazioni e i centri antiusura, per prevenire fenomeni di usura.

Si chiede ai Comuni di prevedere disposizioni urbanistiche in ordine all’individuazione delle dotazioni territoriali per le sale da gioco e per i locali destinati alla raccolta di scommesse o che offrono servizi dedicati a giochi e scommesse.

Si prevede infine, la promozione di campagne di informazione tra le scuole  per favorire la corretta percezione dal rischio del gioco d’azzardo patologico.

 

 

La programmazione degli interventi previsti avrà luogo attraverso la definizione del Piano regionale integrato di durata triennale che individuerà, nell’ambito della risorse regionali, nazionali e comunitarie, le linee di indirizzo per la programmazione degli interventi in relazione alle specifiche esigenze emergenti dal territorio. Il piano sarò definito attraverso il confronto a livello territoriale, in linea con la legge regionale n. 28/2017 sulla partecipazione e con il coordinamento delle Sezione regionale dell’Antimafia sociale.

A tal proposito è prevista l’istituzione anche di una Fondazione che dovrà promuovere e coordinare le iniziative previste della legge regionale. Tra gli assi portanti del ddl il riuso ai fini sociali dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata con il sostegno a progetti per il recupero, la rifunzionalizzazione e il riuso sociale degli stessi; il diritto al collocamento obbligatorio delle vittime di mafia e il sostegno ai relativi orfani.

 

Sempre a supporto di questi ultimi previste misure per il sostegno legale e burocratico nell’immediatezza degli eventi; il tutoraggio e l’accompagnamento del minore orfano; la consulenza e l’accompagnamento alle misure di inserimento nel mondo del lavoro. Previsti anche interventi specifici di prevenzione e contrasto per i reati ambientali e di tutela della salute oltre che di corruzione, illegalità e infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche. La Regione si costituirà obbligatoriamente parte civile nei processi di mafia.

 

Il presidente della commissione Rosa Barone ha definito il provvedimento “un atto di indirizzo a 360” che va reso il più incisivo possibile. Ha espresso l’auspicio che il disegno di legge venga licenziato dal Consiglio regionale entro luglio. A tal fine ha fissato in 2-3 settimane il termine entro cui sarà possibile presentare emendamenti.

 

 

PressGiochi

 

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