23 Dicembre 2024 - 04:55

Pubblicità. Sassoli de Bianchi (UPA): “150 mln di euro di investimenti in meno a causa del decreto dignità”

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia quest’anno chiuderà in aumento dello 0,5%. L’Upa, l’associazione delle aziende che investono in pubblicità, taglia le previsioni sull’anno in corso rispetto allo 0,8%

04 Luglio 2019

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia quest’anno chiuderà in aumento dello 0,5%. L’Upa, l’associazione delle aziende che investono in pubblicità, taglia le previsioni sull’anno in corso rispetto allo 0,8% indicato a inizio 2019. Lo scorso anno la crescita della raccolta era stata del 2%, ma nei primi quattro mesi dell’anno gli investimenti pubblicitari hanno registrato una crescita zero. “E’ il quinto anno di seguito con il segno positivo e un tasso di crescita contenuto ma comunque superiore a quello del Pil, che resterà invece vicino allo zero”, ha spiegato il presidente di Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, a margine di Upa2019, l’assemblea che riunisce il mondo della comunicazione e degli investitori pubblicitari.

 

 

Il 2019 per il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia sarà un anno “statico ma cruciale. Ora stiamo facendo i giochi per l’anno prossimo e io sono più preoccupato per il prossimo anno”. Lo ha detto il presidente dell’Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, a margine di Upa2019. “Se perdurasse l’incertezza e se dovesse mai aumentare l’Iva allora avremmo da essere veramente preoccupati”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda il 2019 i dati diffusi da Upa confermano la tenuta del sistema televisivo, sceso sotto la soglia del 50% degli investimenti complessivi (45,4%), e l’ulteriore flessione di quotidiani (-10,8%) e periodici (-14,2%), che hanno perso in termini di ricavi pubblicitari oltre due terzi del valore rispetto al 2008. Le piattaforme search, social e video hanno invece fatto registrare l’ennesimo anno di forte crescita (+9,8%) e oggi rappresentano il secondo aggregato per raccolta pubblicitaria dopo i broadcaster. I ricavi digitali degli editori tradizionali crescono dell’1,2%, compensando marginalmente la contrazione della raccolta in questo settore. Positivo l’andamento del sistema radiofonico (+2%, previsto a maggio). Sugli investimenti pesa anche lo stop alla pubblicità del gioco d’azzardo che nei prossimi dodici mesi, ha spiegato Sassoli de Bianchi, potrebbe pesare fra 100 e 150 milioni di euro.

 

 

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