18 Novembre 2024 - 06:41

Pubblicità giochi. Padoan (Mef): “Decreto attuativo emanato”; Binetti (Udc): “Si, ma mai applicato”

“Il divieto di pubblicità comprende tutte le trasmissioni anche quelle sportive e legate agli eventi. Il decreto attuativo è stato emanato nel luglio 2016, quindi il governo ha dato piena

29 Novembre 2017

“Il divieto di pubblicità comprende tutte le trasmissioni anche quelle sportive e legate agli eventi. Il decreto attuativo è stato emanato nel luglio 2016, quindi il governo ha dato piena attuazione alla norma prevista dalla legge di Stabilità per il 2016”. Lo ha dichiarato il Ministro Padoan rispondendo al question time presentato dall’Udc sulla pubblicità dei giochi d’azzardo.

“L’articolo 1, comma 939, della legge n. 208 del 2015 stabilisce il divieto di pubblicità dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno, nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste. Il divieto di pubblicità in questione- ha proseguito il ministro –  riguarda tutte le trasmissioni comprese, quindi, quelle – cito -: sportive e quelle a più alto indice di audience. Le medesime disposizioni escludono dal divieto, tra l’altro, i media specializzati, individuati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico.

Si fa presente che il predetto decreto attuativo su cui verte la presente interrogazione è stato emanato in data 9 luglio 2016 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 2016 n. 184. Appare evidente, quindi, che il Governo abbia dato immediata risposta alla pressante richiesta di salvaguardia della salute ed, in particolare, della tutela dei minori rispetto alla propaganda pubblicitaria audiovisiva sui giochi con vincite in denaro, nel rispetto dei principi sanciti in sede europea”.

 

 

“La mancanza di decreti attuativi – ha replicato l’on. Paola Binetti – annulla lo stop alla pubblicità del gioco d’azzardo nelle tv generaliste introdotto nella legge di Stabilità 2016. Questo rappresenta una sorta di presa in giro per chi soffre di dipendenza da gioco.

Nessuna soddisfazione. Il decreto è stato emanato ma mai applicato. Questo fa beffa del senso comune della gente. La norma e il decreto sono emanati ma nessuno se ne accorge perché anche recentemente la pubblicità viene veicolata negli eventi trasmessi in tv. Niente applicazione della norma, solo un comportamento schizofrenico che concorre ad una patologia che cresce. Anche il decreto sui giochi non è uscito e gli interventi di questa legge di bilancio non contengono per nulla interventi effettivi per ridurre il gioco e la patologia connessa”.

 

“Accade spesso – ha affermato Binetti – che un disegno di legge venga approvato o che un decreto venga approvato, ma che poi manchino i decreti attuativi che rendono, quindi, del tutto inutile quello che quella legge ha cercato di veicolare anche come valore positivo. Questo è accaduto nella legge di stabilità del 2016 a proposito dello stop alla pubblicità, sia quella sulle televisioni commerciali di natura generalista, sia quella sulle televisioni e nelle trasmissioni radiofoniche e televisive anche di natura non commerciale. Lo stop doveva riguardare l’intervallo dalle 7 alle 22 e, quindi, l’intero arco della giornata, ma, la mancanza del decreto attuativo, ha reso questo praticamente inefficace, inutile e, mi lasci dire, in un certo senso, per coloro che si battono contro il gioco d’azzardo e contro la dipendenza, francamente, una sorta di presa in giro.

 

un decreto che, se emanato, non è mai stato applicato; quindi ci si chiede che senso abbia l’applicazione mancata di un punto così importante come quello del divieto della pubblicità.

Mi sembra che veramente questo si fa un po’ beffa di quello che è anche il senso comune della gente, perché davanti a un’affermazione così contundente, noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, avevamo emanato il decreto, avevamo emanato la norma, abbiamo emanato il decreto attuativo, ma nessuno si accorge che questo decreto sia stato emanato; il Ministro sa perfettamente, come anche recentemente in occasioni di trasmissioni sportive ci sia stato oggetto di pubblicità del gioco d’azzardo. Quindi, io credo che ci troviamo davanti a una visione francamente schizofrenica. Chi approva una norma non verifica che questa venga applicata, chi di fatto si trova esposto all’inapplicazione della norma non riesce a capire quali strumenti possa avere a disposizione, perché ciò che si sta configurando, sempre di più, come una patologia progressiva, incurabile e contagiosa possa vedere la fine. In realtà, Ministro, sa bene che il famoso decreto fiscale sui giochi non è mai uscito, di fatto anche in questa legge di bilancio ci sono diversi riferimenti ai giochi, ma nessuno va nella direzione del loro contenimento nel rispetto dei giocatori e, quindi, è chiaro che, veramente, la frustrazione a fine legislatura è assoluta da parte di chi ha combattuto questa battaglia in tutti questi anni”.

 

 

PressGiochi

 

Divieto pubblicità dei giochi: ma che fine ha fatto il decreto attuativo?

 

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