Verrà votata questa settimana presso il Parlamento europeo la relazione sulla proposta di risoluzione relativa alla ‘Protezione dei consumatori nei videogiochi online: un approccio a livello del mercato unico europeo’
Verrà votata questa settimana presso il Parlamento europeo la relazione sulla proposta di risoluzione relativa alla ‘Protezione dei consumatori nei videogiochi online: un approccio a livello del mercato unico europeo’
La Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori che ha discusso la risoluzione grazie al lavoro dell’europarlamentare Adriana Maldonado López ha evidenziato che i videogiochi sono una forma di intrattenimento molto popolare tra i cittadini europei, sia maggiorenni che minorenni. La relatrice ha cercato di affrontare in che modo la pandemia di COVID-19 ha colpito questo settore, le debolezze e i potenziali rischi cui sono confrontati i cittadini europei e il potenziale di innovazione di tale settore per il mercato interno dell’UE e il suo potere di mercato.
A tal fine, la relatrice ha tenuto conto dei rischi e dei benefici dei videogiochi online dal punto di vista della protezione dei consumatori, in particolare dei minori, al fine di garantire un ambiente online sicuro per gli utenti.
La proposta verrà discussa nel primo pomeriggio di domani, 17 gennaio 2023 per poi essere messa in votazione il giorno successivo.
Nella relazione sono stati affrontati vari aspetti al fine di rafforzare e garantire la protezione dei consumatori nei videogiochi online. La relatrice ha incluso nel suo progetto di relazione la necessità di disporre di strumenti di controllo parentale destinati ai genitori che lo desiderino e di promuovere tali strumenti, al fine di monitorare i tempi di gioco e prevenire gli abusi.
Allo stesso tempo, la relatrice affronta le diverse possibilità di acquisto nell’ambito dei videogiochi e chiede un approccio europeo comune al fine di conseguire un’armonizzazione normativa nel mercato unico e garantire un elevato livello di protezione per tutti i consumatori europei.
D’altro canto, la relatrice ritiene che le informazioni di cui devono disporre i consumatori prima di giocare a un videogioco dovrebbero essere chiare, trasparenti e accessibili, consentendo di conoscere in anticipo i possibili contenuti del gioco. La relatrice si occupa anche della pubblicità mirata per i minori e chiede un sistema per gli sviluppatori di videogiochi basato sulla sicurezza e sulla vita privata per impostazione predefinita.
Rischi e benefici dei videogiochi online – La relatrice ha voluto affrontare i rischi e i benefici che i videogiochi online possono apportare ai cittadini europei che li utilizzano, con particolare attenzione ai minori. Pertanto ha sottolineato l’importanza del benessere della salute mentale, aggravata dalla pandemia di COVID-19.
Ritiene che occorra tenere conto dei vantaggi che i videogiochi online possono apportare da un punto di vista sociale e della loro utilità, ad esempio durante i processi di apprendimento e di istruzione. Sottolinea tuttavia anche la necessità di affrontare la dipendenza dai videogiochi e i disturbi del gioco d’azzardo, che l’Organizzazione mondiale della sanità considera un comportamento di dipendenza. È essenziale sostenere e sviluppare campagne di informazione e sensibilizzazione.
Infine, la relatrice sottolinea l’importanza dell’innovazione nel settore dei videogiochi online e dell’inclusione di nuove tecnologie nella progettazione e nello sviluppo di videogiochi, trattandosi di un settore in crescita che contribuisce alla trasformazione digitale dell’Unione europea.
Garantire un ambiente online sicuro per gli utenti di videogiochi online – La relatrice riconosce i sistemi di autoregolamentazione che finora hanno dominato il settore, come il sistema PEGI. A suo avviso, il costante aggiornamento e adeguamento di questi progetti alla realtà dei videogiochi ha consentito di istituire sistemi riconosciuti nella maggior parte degli Stati membri, nonché dai cittadini europei, come il sistema di etichettatura per età e tipologia dei videogiochi PEGI.
La relatrice suggerisce inoltre la necessità di sviluppare un sistema comune europeo di identificazione dell’identità per verificare l’età del giocatore, che sia basato su un sistema di sicurezza elevato e certifichi la protezione dei dati del potenziale giocatore. A tal fine, la relatrice propone anche un’etichettatura comune che tenga conto, tra l’altro, delle categorie di età minima raccomandate, nonché del tema dei videogiochi, delle possibilità di acquisto all’interno del gioco e dell’apparizione di messaggi pubblicitari.
Infine, ritiene che la legge sui servizi digitali contribuirà positivamente a conseguire l’obiettivo di garantire un ambiente online sicuro per tutti gli utenti, contrastando l’emergere di contenuti illegali online ed evitando la diffusione di contenuti dannosi come concordato.
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