24 Novembre 2024 - 12:38

Pordenone: nuovi ricorsi degli esercenti contro l’ordinanza del Comune sul gioco

Gioco d’azzardo. Il Tar Lombardia respinge un ricorso di una società contro la Prefettura: “C’è pericolo di infiltrazione mafiosa” Modena. Bernardo (Pd): “No all’apertura di una nuova sala scommesse” A

18 Aprile 2017

Gioco d’azzardo. Il Tar Lombardia respinge un ricorso di una società contro la Prefettura: “C’è pericolo di infiltrazione mafiosa”

Modena. Bernardo (Pd): “No all’apertura di una nuova sala scommesse”

A Pordenone anche il caffè di via Santa Caterina si oppone alla richiesta del Comune di disinstallare le slot machine. E lo fa portando l’ente e le scuole Gabelli davanti al Tar, il tribunale amministrativo del Friuli Venezia Giulia.

Come si legge in una delibera di giunta, titolare del caffè ha notificato il 3 aprile ricorso davanti al Tar contro il Comune di Pordenone e la scuola primaria “A. Gabelli”, «per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia: del provvedimento (…) notificato tramite pec in data 7 marzo 2017, del Comune di Pordenone – Settore IV (Gestione territorio, Infrastrutture, Ambiente, Servizio pianificazione del territorio, Suap) con il quale si ordina la “disinstallazione immediata degli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito presenti nel pubblico esercizio”».

 

L’amministrazione comunale ha deciso ovviamente di costituirsi e «di resistere nell’eventuale ricorso per motivi aggiunti che dovesse essere notificato dal medesimo ricorrente» e ha affidato l’incarico agli avvocati dell’ente Fulvia Bressan e Francesca Mussio.

L’amministrazione punta sul fatto che l’esercizio ha sostituito le apparecchiature e quindi necessitando di fatto di una nuova autorizzazione vede venir meno i requisiti antecedenti al nuovo regolamento.

Il nuovo regolamento, che deriva dalla legge regionale in materia di contrasto al gioco d’azzardo, stabilisce infatti che questo tipo di apparecchiature non possano essere installate a meno di 500 metri dai punti sensibili, tra cui le scuole.

Le attività che hanno ottenuto l’autorizzazione prima della legge regionale, invece, sono esenti da queste restrizioni perché norme e regolamenti non hanno effetto retroattivo.

La sentenza sarà importante perché bisognerà capire se il Tar considererà effettivamente come una nuova autorizzazione quella rilasciata per le nuove slot oppure se vedrà il provvedimento in continuità con la precedente attività. Una prima indicazione potrà derivare dall’accoglimento o meno della sospensiva. In città non sono poche le attività che potrebbero essere interessate da situazioni analoghe.

PressGiochi

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