23 Novembre 2024 - 23:57

Pisa. Aree verdi e parchi pubblici, per il Consiglio di Stato entrambi rientrano tra i luoghi sensibili su cui applicare il distanziometro ai giochi

“L’area in questione è indiscutibilmente adibita a verde pubblico, e del tutto speciosa è la distinzione tra verde pubblico e giardino pubblico in questo giudizio propugnata dall’appellante, dato che anche

29 Marzo 2021

“L’area in questione è indiscutibilmente adibita a verde pubblico, e del tutto speciosa è la distinzione tra verde pubblico e giardino pubblico in questo giudizio propugnata dall’appellante, dato che anche un’area non chiusa o recintata – e non solo un hortus conclusus – può costituire sul piano urbanistico, nonché ai fini che qui rilevano, un giardino pubblico”.

Con queste parole il Consiglio di Stato ha respinto l’appello di una sala giochi ricorsa contro il diniego di apertura posto dal Questore di Pisa in applicazione alle distanze al gioco pubblico previste dal regolamento comunale.

“Né per altro verso l’attuale stato in cui versa il giardino pubblico – ché di giardino pubblico, appunto, si tratta – osta al fatto che l’area possa essere frequentata, come in effetti è frequentata, da persone anziane e giovani, tra le persone più esposte al fenomeno della ludopatia proprio per la fragilità o l’immaturità della loro condizione psicofisica” precisa Palazzo Spada.

Secondo i ricorrenti invece: “Non tutti i luoghi verdi, ancorché dotati di panchine e cestino e con destinazione urbanistica a verde pubblico, si potrebbero considerare giardini pubblici, così come non tutti i giardini pubblici potrebbero considerarsi luoghi sensibili anche agli effetti della normativa in questione”.

Ma il Consiglio di Stato ha respinto l’appello e ha ribadito che “le misure volte alla prevenzione ed al contrasto di forme di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito (c.d. ludopatia o GAP – gioco d’azzardo patologico) come quella in questione – consistente nella imposizione di una distanza minima delle sale giochi e scommesse dai luoghi c.d. sensibili e, cioè, nei quali si presume la presenza di soggetti appartenenti alle categorie più vulnerabili o comunque in condizioni contingenti di difese ridotte rispetto alla tentazione del gioco d’azzardo e all’illusione di poter conseguire attraverso di esso facili guadagni – rientrano principalmente nella materia della tutela della salute”.

PressGiochi

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