25 Dicembre 2024 - 13:52

Pirrello (AGGE): “I concessionari si stanno accaparrando il parco macchine dei piccoli gestori”

Francesco Pirrello, presidente dell’AGGE Sardegna protesta con forza contro i concessionari che, secondo il suo parere, stanno “approfittando propizia occasione per  accaparrarsi le postazioni dei piccoli GESTORI  (Loro parco macchine),

27 Aprile 2018

Francesco Pirrello, presidente dell’AGGE Sardegna protesta con forza contro i concessionari che, secondo il suo parere, stanno “approfittando propizia occasione per  accaparrarsi le postazioni dei piccoli GESTORI  (Loro parco macchine), risolvendo con modalità pretestuose ed arbitrarie i contratti in essere al fine di sottrarre Loro i relativi nullaosta di messa in esercizio degli apparecchi per propri fini e scopi commerciali, costringendo di fatto I malcapitati ad abbandonare il mercato del lavoro anche in ragione del fatto che privati dei suddetti nullaosta oltre a non potere più operare, per i motivi sopra esposti, non troverebbero ospitalità presso altro Concessionario”. Per questo Pirrello invita i gestori a firmare un esposto per verificare questo comportamento

 

“Mio malgrado- commenta il presidente AGGE- vista l’inerzia e la totale assenza di solidarietà e di assistenza da parte delle blasonate associazioni di categoria oramai in via d’estinzione,  nei riguardi di quanti onesti operatori e contribuenti che sono stati spogliati della loro attività e destinati al fallimento, mi corre l’obbligo di dimostrare tutta la mia personale solidarietà nonché  quella dell’Associazione A.G.G.E. Sardegna che mi onoro di rappresentare e dedico Loro l’esposto in allegato invitando tutti a condividerlo e quindi inviarlo alle procure di competenza. Inoltre si ricorda che L’A.G.G.E. Sardegna ha istituito un proprio servizio di consulenza diretta non stop e di assistenza legale presso gli avvocati  convenzionati”.

Di seguito riportato l’esposto:

 

a seguito dell’emanazione del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 25 Luglio 2017, di attuazione dell’art. 6- bis del decreto – legge 24 Aprile 2017, nr. 50, convertito con modificazioni e integrazioni, dalla Legge 21 Giugno 2017 nr. 96, deve essere attuata una riduzione degli apparecchi da gioco lecito con vincita in denaro (AWP), quelli di cui all’art. 110 comma 6 lettera A) del T.U.L.P.S. in misura del 34,9 per cento entro e non oltre il 30/04/2018 (e più precisamente il 15 per cento entro il 31/12/2017 ed il restante 19,9 per cento entro il 30/04/2018;

che, in ragione di quanto sopra parrebbe che, alcuni Concessionari da sempre favoriti dalla politica e dall’Amministrazione delegata, stiano approfittando della propizia occasione per  accaparrarsi le postazioni dei piccoli GESTORI  (Loro parco macchine), risolvendo con modalità pretestuose ed arbitrarie i contratti in essere al fine di sottrarre Loro i relativi nullaosta di messa in esercizio degli apparecchi per propri fini e scopi commerciali, costringendo di fatto I malcapitati ad abbandonare il mercato del lavoro anche in ragione del fatto che privati dei suddetti nullaosta oltre a non potere più operare, per i motivi sopra esposti, non troverebbero ospitalità presso altro Concessionario;

che, i Gestori ovvero i titolari delle aziende di gestione e/o noleggio dei suddetti apparecchi regolarmente iscritti allo speciale Albo dell’A.A.M.S. in base a tale disposizioni si sono adoperati a ridurre entro il mese di dicembre 2017 il proprio parco macchine del 15 per cento così come per il restante 19,9 per cento entro aprile 2018;

che, i suddetti  pur non avendo ancora finito di pagare i medesimi apparecchi e tanto di meno ammortizzarli fiscalmente, al fine di ottemperare a certe bizzarre  normative, hanno dovuto rinnovare ed adeguare gli apparecchi de quo entro quest’anno a fronte di enormi sacrifici, ancora una volta  si rendono disponibili nel rispetto  della norma ad adoperarsi a quest’ulteriore  imposizione;  

che, tale riduzione compete in capo ai Concessionari (in quanto titolari dei predetti nullaosta di messa in esercizio) anche se per ricaduta l’incombenza grava sui Gestori (proprietari degli apparecchi a cui sono abbinati tali nullaosta), sebbene in primis l’incombenza di ridurre in base a criteri stabili dall’A.D.M. (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) il numero di nullaosta in eccesso in loro possesso spetterebbe ad essi e successivamente ai loro contrattualizzati (Gestori / operatori della filiera), in maniera conforme ed equa;   

 che, data la circostanza i Concessionari tramite società ad essi collegate o loro commerciali abusando della loro posizione dominante, impongono e costringono molti Gestori/operatori, a dismettere molti più apparecchi di quelli richiesti e in caso contrario staccano d’imperio gli apparecchi senza giustificati motivi;

che, tali comportamenti stanno distruggendo centinaia di piccole e medie aziende ed in vari casi si assiste a veri e propri casi di sciacallaggio dato che i locali bloccati sono di solito occupati con altri apparecchi e quindi nuovi nullaosta riconducibili ai medesimi Concessionari;

che, dato il duplice ruolo di controllore e controllato i locali più performanti ovvero quelli ad alta redditività sono quelli più oggetto di attenzioni e vessazioni;

che, la stessa A.D.M. (Agenzia Delle Dogane e Dei Monopoli) informata sui fatti, come in altre circostanze si guarda bene dall’intervenire quasi a voler significare l’indifferenza se non addirittura l’assenso a tali suddette azioni; che, l’esponente già destinatario di un simile preavviso, da parte del proprio Concessionario è posto nell’obbligata condizione di ridurre e quindi cedere a gratis alcune postazione (clienti) ad altre aziende collegate con il medesimo Concessionario abbinate o rappresentate se non addirittura essere costretto ad abbandonare o chiudere la propria attività; 

che, peraltro tale anomala situazione oltre limitare se non addirittura escludere  il diritto legittimo alla libera attività imprenditoriale, contrasta con le direttive europee in materia di libera concorrenza  e  soprattutto tali arbitrarie condotte oltre procurare significativi danni aziendali ed erariali, favorirà l’illegalità in considerazione della specificità del’oggetto in causa, che si sottopone all’attenzione dell’Organo Giudiziario.

Tutto ciò premesso,

ritenendo necessario un approfondimento del percorso procedimentale al fine di verificare eventuali azioni e/o condotte penalmente perseguibili nei confronti degli aventi causa,   

                                                                              Si chiede

Alle S.V. Ill.me di verificare ed accertare se, per quanto sopra esposto possano configurarsi  condotte che  possano ritenersi illegittime nei confronti dell’esponente, verificando nell’ambito delle rispettive competenze eventuali azioni ritorsive o illegali ad egli rivolte in ragione di altre situazioni non conosciute e,  se ultimo sussistano eventuali ipotesi di reato. 

Per quanto sopra esposto,  il sottoscritto confidando in un autorevole e tempestivo intervento da parte delle menzionate  Autorità, altresì chiede al sig. Procuratore presso il Tribunale di ………………………., nel caso disponesse per l’archiviazione , Voglia comunque darne comunicazione all’esponente.

 

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