Domenico Rossi, consigliere regionale del Partito Democratico in Piemonte, ha chiesto all’opposizione di ritirare gli emendamenti sul gioco d’azzardo per istituire un tavolo condiviso sulla materia. Rossi, insieme all’assessore Augusto
Domenico Rossi, consigliere regionale del Partito Democratico in Piemonte, ha chiesto all’opposizione di ritirare gli emendamenti sul gioco d’azzardo per istituire un tavolo condiviso sulla materia.
Rossi, insieme all’assessore Augusto Ferrari, è uno degli “autori” principali della legge.
“La questione su cui molti obiettano – aveva commentato– è il fatto che la Regione possa o meno normare le slot machine. La Regione può, visto che ha competenza sulla tutela della salute dei cittadini e la ludopatia è una malattia riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità. A chi obietta dicendo che un locale non sta in piedi senza macchinette rispondo che se il maggior incasso di un bar deriva dalle slot allora quello non è un bar “.
Al di là della validità della normativa, quello che fa discutere in consiglio è la sua applicazione nei diversi comuni. Nei giorni scorsi infatti, Davide Bono, del Movimento Cinque Stelle ha presentato un emendamento all’art. 50bis per chiedere sanzioni per i comuni che non ottemperano alla legge su gioco d’azzardo.
Lo stesso Bono, insieme al collega Bertola, in questo periodo, si è dimostrato certamente uno dei più duri riguardo alla richieste delle associazioni per una revisione della legge piemontese che potrebbe colpire molto duramente il settore, ma che sembra ancora una questione aperta.
PressGiochi