“Questo emendamento è un dispetto agli imprenditori del settore. Prima decidono di cacciarci dalle città, chiedendoci di aprire altrove, purché lontano dai luoghi sensibili; ora ci dicono che neanche questi nuovi investimenti sono garantiti a lungo termine. La politica dovrebbe agevolare la vita delle imprese, non metterle alle corde. Abbia almeno il coraggio di abolire l’intero settore del gioco e di non prendere in giro aziende e lavoratori del comparto”.