“Qui si perde tempo a discapito di chi sta fuori e ha bisogno di lavorare davero. Mi riferisco dei lavoratori di serie A e B. Gli operatori e gli imprenditori
“Qui si perde tempo a discapito di chi sta fuori e ha bisogno di lavorare davero.
Mi riferisco dei lavoratori di serie A e B. Gli operatori e gli imprenditori del gioco lecito hanno visto i loro diritti calpestati dall’entrata in vigore della legge n. 9. La Lega ascolta la gente, i lavoratori che ci chiedono di lavorare. Dove non c’è legalità propende illegalità”.
Così il consigliere della Lega Claudio Leone durante la discussione del ddl 144 sul contrasto al gioco d’azzardo oggi di nuovo in Aula presso il Consiglio della Regione Piemonte. Leone fa riferimento anche ai lavoratori fuori dal consiglio che anche oggi si sono riuniti in presidio per chiedere l’approvazione della legge.
“Rimango basito – continua Leone – rispetto alla lentezza dei lavori del consiglio regionale. Si è parlato di tutto tranne dei concetti fondamentali della legge. E’ ovvio che chi è malato va seguito e curato ma dobbiamo ascolater anche migliaia di mail di lavoratori che operano nella legalità. Non possiamo essere sordi. Deve finire la demagogia politica.
Questa legge ha meno luoghi sensibili, un distanziometro minore, permette di lavorare. Finora abbiamo eliminato il gioco legale e il diritto di impresa di queste aziende. Chiedo di ripristinare i diritti che c’erano prima della legge n. 9 del 2016. Portiamo a casa una legge che ridà dignità a chi ce l’aveva”.
Molti anche gli interventi dell’opposizione che rispondono ai numeri presentati dai sostenutori del provvedimento.
Francesca Frediani del M4o ricorda che “c’è lavoro e lavoro. “Ho detto in un precedente intervento che sul mio territorio si usa dire che “c’è lavoro e lavoro”. Lo diciamo riferito a chi lavora nei cantieri devastanti del TAV. Per spiegare meglio questa affermazione, vi racconto l’esperienza delle Officine Moncenisio, i cui lavoratori nel 1970 votarono una mozione per far cessare la produzione di armi nel loro stabilimento. La fabbrica si riconvertì e iniziò a produrre altro.
Anche i lavoratori del gioco possono costruirsi un altro futuro e dobbiamo sostenerli in questo. La maggioranza invece decide di distruggere una legge che tutela tutta la comunità. Spero che voi (maggioranza) pagherete le conseguenze di queste scelte al momento del voto”.
“.
Ad intervenire anche il consigliere Grimaldi di LUV che ha garantito: “Faremo di tutto, di tutto, per impedire lo scempio del ritorno del casinò Piemonte a danno dei cittadini più deboli”
PressGiochi