In Regione Piemonte, sono state incardinate in commissione Legalità (presidente Giorgio Bertola), riunita in seduta congiunta con la terza e la quarta, le due proposte di legge su prevenzione e
In Regione Piemonte, sono state incardinate in commissione Legalità (presidente Giorgio Bertola), riunita in seduta congiunta con la terza e la quarta, le due proposte di legge su prevenzione e contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, una di iniziativa popolare e una di iniziativa degli Enti locali (Comuni di Grugliasco, Baveno, Cureggio, Mongrando, Nichelino e Torino).
Come previsto dallo Statuto, i primi 3 proponenti del testo di iniziativa popolare e 5 delegati degli enti locali verranno auditi in una prossima seduta di Commissione – che verrà calendarizzata dalla riunione dei capigruppo – per illustrarne il contenuto.
Durante la seduta sono intervenuti i consiglieri Federico Perugini (Lega), Domenico Rossi (Pd) e Silvana Accossato (Luv).
“Finalmente una bella notizia – ha commentato Domeni Rossi -. La legge di iniziativa popolare sul gioco d’azzardo patologico comincia il suo iter in consiglio regionale” il vicepresidente della commissione sanità a Palazzo Lascaris e segretario regionale del PD, Domenico Rossi, esprime la sua soddisfazione al termine della quarta commissione tenutasi nella giornata di oggi.
“La mobilitazione di associazioni, sindacati e semplici cittadini, unita all’attenzione costante del PD e di tutte le forze di opposizione hanno dato i frutti sperati: la maggioranza ha dovuto sbloccare una situazione ormai imbarazzante che vedeva il testo presentato da mesi, fermo nonostante il superamento delle scadenze regolamentari e dimenticato nei cassetti del Presidente del Consiglio” dichiara il rappresentate Dem.
“Gli effetti della nuova norma sul gioco d’azzardo, che ha cancellato la legge 9/2016, sono sotto gli occhi di tutti: aumento della spesa pro capite e della diffusione delle macchinette sul territorio, come attestano studi promossi dalla stessa Regione con il CNR” spiega Rossi sottolineando che “c’è tutto il tempo per approvare la legge già in questa legislatura, occorre solo ammettere l’errore, da parte della maggioranza, e tornare a mettere al centro la salute dei cittadini e non gli interessi economici”.
Nel corso della prossima commissione i primi firmatari presenteranno la norma. A seguire verranno calendarizzate le audizioni in vista della discussione in aula.
Con l’abrogazione della L.R. 9/2016 e l’introduzione della L.R. 19/2021 – si legge nella proposta – molti dei risultati ottenuti rischiano di venire meno, poiché la legge attualmente in vigore consente di aumentare nuovamente l’offerta di gioco sul territorio. A confermare tale situazione c’è uno dei pochi dati accessibili nei primi mesi di applicazione della norma: solo al Comune di Torino sono state inoltrate 232 domande di reinstallazione di più apparecchi per il gioco nei locali.
Un nuovo intervento normativo risulta quindi necessario per non perdere i risultati che si erano raggiunti, in un momento economico e sociale particolarmente complesso per le categorie più fragili.
L’intenzione di questa proposta di legge di iniziativa popolare è quella di intraprendere un percorso virtuoso che, oltre a tutelare le fasce più fragili della popolazione particolarmente colpite dall’emergenza sanitaria, dia la possibilità di continuare e migliorare il cammino iniziato pochi anni fa e che ha avuto manifestazioni positive su diversi fronti.
L’obiettivo è anche quello di prevenire e contrastare gli interessi economici della criminalità, organizzata e non, in termini di usura, riciclaggio di denaro, gestione delle sale da gioco, imposizione delle slot machine: le evidenze e le indagini delle forze di polizia dimostrano (una su tutte l’operazione Carminius della DDA Piemonte e Valle d’Aosta) come regolarizzando il gioco legale si pongano maggiori difficoltà alle organizzazioni criminali di utilizzarlo per i propri scopi illeciti.
La proposta di legge regionale che presentiamo ha inoltre l’obiettivo di verificare e tutelare i lavoratori del comparto del gioco legale attraverso l’istituzione di un tavolo di monitoraggio della situazione dei posti di lavoro.
PressGiochi
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