In vista di una possibile modifica della legge regionale sul gioco d’azzardo, anche il Comune di Torino si è schierato contro.
In vista di una possibile modifica della legge regionale sul gioco d’azzardo, anche il Comune di Torino si è schierato contro. In merito, si è espressa anche la sindaca Appendino, che ha spiegato: “Già nel 2016 siamo stati una delle prime città ad attuare la legge regionale, a distanza 4 anni e mezzo un passo indietro non è ammissibile. Dovremmo ragionare per renderla ancora più stringente quella norma. E’ aberrante che in un momento politico di crisi economica e sociale sociale, si metta in discussione un percorso che ha protetto le fasce più fragili. La Regione non può non ascoltare le voci dei sindaci, dei consiglieri comunali e delle associazioni”.
Tutto questo prima dell’approvazione dell’ordine del giorno presentato da Damiano Carretto per la richiesta alla Regione di non modificare la legge 9 del 2016 – come riporta TorinoOggi – voluta da Sergio Chiamparino per il contrasto al gioco d’azzardo e per la piano attuazione del “Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico (GAP)”.
Anche Barbara Azzarà del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato: “La legge aveva portato un miglioramento dal punto di vista della ludopatia. Eliminare la vicinanza rispetto alle scuole è agghiacciante: andiamo a inserire vicino a loro sale gioco? E’ aberrante, dire che si voglia tutelare il lavoro così: vuol dire ammettere il coinvolgimento dei ragazzi nel gioco d’azzardo”. Posizione per la quale si è trovato d’accordo anche il PD, attraverso le parole del segretario provinciale Mimmo Carretta, che ha affermato: “ E’ una battaglia culturale, c’è chi pensa che il lucrare e i soldi passino sopra le disgrazie e la povertà. Attraverso una malattia mentale. E’ un attacco che sarà reiterato”.
Diversa la posizione di Federica Scanderebech (Forza Italia), che spiega: “In questo difficile momento per la nostra Regione le priorità di Forza Italia sono i vaccini, il lavoro e le riaperture, non sicuramente il gioco d’azzardo. Siamo coscienti del fatto però che, anche nel comparto del gioco, potrebbero essere persi posti di lavoro il prossimo mese, a causa della scadenza della legge sulla ludopatia. Questi posti di lavoro per noi meritano di essere tutelati con eguale dignità rispetto agli altri. Proprio per questo motivo abbiamo presentato in Regione l’unica proposta che riteniamo di buon senso: ovvero la proroga di tale scadenza”.
PressGiochi
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