I lavori pomeridiani del Consiglio regionale del 23 maggio 2017 sono iniziati con l’illustrazione del Piano di ristrutturazione aziendale della Casinò de la Vallée spa e del disegno di legge che
I lavori pomeridiani del Consiglio regionale del 23 maggio 2017 sono iniziati con l’illustrazione del Piano di ristrutturazione aziendale della Casinò de la Vallée spa e del disegno di legge che contiene disposizioni urgenti per il finanziamento del piano, in attuazione della legge regionale n. 2/2017.
Il Consigliere del Gruppo Misto Andrea Padovani, relatore dell’iniziativa legislativa, ha evidenziato che “la situazione di gravissima crisi finanziaria operativa e strutturale in cui versa la società Casinò de la Vallée impone un deciso di cambio di rotta, volto a riqualificare una casa da gioco ad oggi interamente pubblica che conserva potenzialità che devono essere necessariamente sfruttate, anche per garantire alla Regione le importanti entrate economiche, dirette e indirette, che da tale settore possono ancora derivare. La crisi, lo sappiamo, trae origini da scelte non sufficientemente ponderate, aggravate da un momento storico di generale difficoltà del settore del gioco d’azzardo legale. L’avvio, nel mese di febbraio, della procedura di licenziamento collettivo per 264 dei suoi 468 dipendenti ci ha restituito la fotografia di un fallimento che obbliga il socio Regione a un atto di responsabilità per evitare gravi ripercussioni sociali”.
“Il primo passo per cercare di affrontare questa situazione – ha proseguito Padovani – è stata la legge regionale votata all’unanimità a febbraio scorso, con la quale si è voluto dare un chiaro segnale di discontinuità rispetto al passato, subordinando il sostegno finanziario alla Casinò spa alla predisposizione di un piano di ristrutturazione aziendale finalizzato alla valorizzazione degli investimenti e alla riduzione dei costi per assicurare il raggiungimento dell’equilibrio finanziario, la cui attuazione deve essere soggetta ad un monitoraggio periodico da parte del Consiglio regionale. Così è stato fatto: il disegno di legge oggi in discussione dispone un finanziamento pubblico di 20 milioni, la cui erogazione resta strettamente subordinata alla verifica dello stato di attuazione delle azioni previste e che è suddivisa in tre tranches: 8 milioni entro il 31 maggio 2017, 6 milioni entro il 30 settembre e 6 milioni entro il 31 luglio 2018. Lo scopo è quello di avviare una riforma del modello di gestione e di controllo che scongiuri interventi slegati sa una seria programmazione aziendale che guardi al futuro”.
L’Assessore al bilancio e società partecipate, Albert Chatrian, nell’illustrare il Piano di ristrutturazione, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla sua presentazione: “Con questo Piano oggi diamo piena attuazione alla legge regionale n. 2/2017, consegnando al Consiglio un buon lavoro elaborato dall’Amministratore unico Giulio Di Matteo con il supporto di un pool di consulenti e professionisti che hanno inserito nel Piano azioni, idee, migliorie volte a creare le condizioni per risollevare un’azienda in difficoltà. Sono qui contenute concrete prospettive di recupero della redditività della società Casinò de la Vallée e concrete possibilità di raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario a partire dal 2019. Il documento prevede, declinate in modo chiaro e ben ponderate, specifiche azioni di rilancio delle attività – sia del settore giochi che del settore alberghiero – e specifiche azioni di riduzione dei costi, tali da permettere e garantire un’adeguata valorizzazione degli investimenti effettuati dalla società. Il Piano prevede anche un’analisi trimestrale che attesti la progressiva realizzazione del Piano, perché noi crediamo che si debba monitorare l’avanzamento del Piano al fine di prevederne il finanziamento. E questa è una novità rispetto al passato”.
L’Assessore ha poi illustrato un emendamento depositato in Aula: “La credibilità della società, in questo momento, non è appetibile per il sistema bancario: solo con l’approvazione del Piano, le banche si pronunceranno in merito alle azioni di finanziamento. Una banca si è detta disponibile con una fideiussione da parte della Regione per il tramite di Finaosta: ecco il senso dell’emendamento che autorizza, ove occorra, a concedere una garanzia, nel limite di 7,2 milioni di euro, a mezzo di fideiussione con durata massima fino al 31 dicembre 2017”.
“Sono due le parole chiave di questo Piano – ha evidenziato l’Assessore Chatrian -: chiarezza nell’evidenziare la situazione di crisi della Casa da gioco, prudenza nelle valutazioni e nelle stime dei ricavi. È un Piano concreto, che non contiene voli pindarici ma che parte da un’attenta analisi dell’azienda: un’azienda destrutturata dove mancano le figure apicali, un’azienda abbandonata a se stessa. Ci si chiede perché il Collegio sindacale e gli amministratori che si sono susseguiti in questi anni non abbiano affrontato il problema prima. Di fatto, si era instaurata una consuetudine: il Casinò chiedeva i soldi e la Regione pagava. Così è stato per i lavori di ristrutturazione, i cui costi sono poi risultati più alti di quanto preventivato. Come Giunta che si è insediata nel marzo 2017 eravamo consci delle criticità, ma abbiamo trovato una procedura di licenziamento collettivo, un accordo avviato per l’uscita anticipata di 41 dipendenti con il percorso Fornero, la disdetta unilaterale di tutta la contrattazione collettiva, un rapporto dei costi-ricavi che va oltre al 70 per cento, un calo continuo di entrate”.
L’Assessore è poi entrato nel merito delle azioni del Piano definendolo «di rilancio e di sviluppo, perché vogliamo creare le condizioni, a tranches, per mettere in sicurezza l’azienda». Il Piano si basa su di una serie di azioni relative all’Area Giochi (nuove offerte di gioco tra le quali gioco live tramite collegamento in diretta con il croupier del Casinò, gioco on line con marchio “Casinò de la Vallée, gioco in contesto virtuale, maggiore flessibilità dell’offerta, nuove iniziative di marketing e web marketing) e all’Area Resort-Hotel (individuazione di mercati esteri dove è presente un turismo legato alle Case da gioco, potenziamento del ristorante “1908” e vetrina delle eccellenze, organizzazione di congressi e convention aziendali, miglioramento dei servizi alberghieri e del sistema di gestione) e prevede la ristrutturazione dei costi del personale attraverso la prosecuzione del percorso Fornero, uscite preferibilmente volontarie e incentivate, ridistribuzione del personale in esubero nei settori di maggiore necessità, riduzione stabile del costo del lavoro, semplificazione e razionalizzazione della struttura contrattuale.
“Questi sono quindi due atti veri – ha aggiunto Chatrian -: il Piano è prudenziale, prevedendo una riduzione dei costi della produzione di circa 59 milioni di euro e una crescita annua del 2,9 per cento. Ma, per la prima volta, le previsioni sono frutto di analisi di esperti dei settori giochi e alberghiero”.
L’Assessore ha quindi concluso: “L’avanzamento del Piano sarà controllato fino al raggiungimento del pareggio di bilancio e sarà sottoposto alla costante attenzione del Consiglio regionale. Non ci interessano le polemiche e mi auguro, con questa proposta, di aver contribuito a dare una speranza ad un’attività importantissima per il sistema Valle d’Aosta. Da domani la società avrà un compito da svolgere: attuare le disposizioni contenute nel Piano, cambiando mentalità e contribuendo tutti nella stessa misura. La politica ha cercato di fare la sua parte, d’ora in poi dovrà rimanere al di fuori dal Casinò ed esercitare unicamente la sua funzione di indirizzo e di controllo”.
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