“Dobbiamo riconfermare la volontà del settore e dei concessionari ad essere i terminali dello Stato per garantire legalità e rispetto delle regole del gioco pubblico. Dopo due anni di epidemia
“Dobbiamo riconfermare la volontà del settore e dei concessionari ad essere i terminali dello Stato per garantire legalità e rispetto delle regole del gioco pubblico.
Dopo due anni di epidemia che hanno creato una vera emergenza nella filiera, oggi è necessaria la ricognizione delle normative e l’indicazione delle soluzioni delle problematiche che affliggono il settore.
Nell’ultimo anno hanno giocato nella rete legale 19 milioni di italiani almeno una volta. La lotta al gioco illegale non si fa con il proibizionismo ma con maggiore informazione. Il decreto dignità e il divieto alla pubblicità non è quindi la via giusta per fare questo”.
Così Riccardo Pedrizzi, Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato tra il 2001 e il 2006 in occasione dell’evento ‘In nome della Legalità, Senza regole non c’è gioco sicuro’ organizzato dal concessionario Codere.
“Abbiamo – spiega Pedrizzi – la necessità del riordino normativo perché si accumulano norme nazionali e periferiche che invocano la formazione di un testo unico sul gioco. Vanno ben individuate le competenze dei Ministeri visto che oggi ne sono coinvolti tre: Mef, Salute e Interni. Riordinare il settore partendo da una base soddisfacente dell’accordo del 2017 firmato in Conferenza Stato Regioni dall’allora sottosegretario Pierpaolo Baretta. Occorre coinvolgere gli enti locali che affrontano quotidianamente i problemi della ludopatia. Occorre trovare soluzioni all’atteggiamento del sistema bancario che non apre conti correnti: da una parte si pretende che il denaro sia tracciato e dall’altra si impedisce l’apertura dei conti agli operatori.
Al centro di questi provvedimenti, serve un’operazione di carattere culturale per dare dignità al gioco pubblico legale e per mettere in collegamento il gettito con iniziative di carattere culturale, come era all’inizio del dopoguerra per lo sport, l’ippica etc.
In Spagna esiste l’Once, organizzazione di assistenza ai ciechi spagnoli, organizzazione che abbraccia iniziative di carattere sociale legate alle lotterie. Questo è uno strumento per dare dignità alle attività di gioco.
E’ arrivata la consapevolezza affinché lo Stato allarghi il suo perimetro nel gioco per ridurre le attività illegali. La Commissione di inchiesta sul gioco del Senato sarà sensibile sui temi del gioco e sono sicuro verrà affrontato il lavoro con grande sensibilità. Questa sarà una buona occasione per affrontare questi problemi”.
PressGiochi