15 Gennaio 2025 - 00:20

Pd compatto sull’azzardo. Anche per Beni serve: “Più intrattenimento e meno gioco nei locali pubblici”

Si è tenuto in Palazzo Pretorio a Figline un incontro sul gioco d’azzardo promosso dall’amministrazione comunale di Figline Incisa e l’azienda Usl Toscana centro. Vi hanno preso parte il sindaco

29 Febbraio 2016

Si è tenuto in Palazzo Pretorio a Figline un incontro sul gioco d’azzardo promosso dall’amministrazione comunale di Figline Incisa e l’azienda Usl Toscana centro. Vi hanno preso parte il sindaco Giulia Mugnai, l’assessore alle politiche sociali Ottavia Meazzini, l’on Paolo Beni, la consigliera regionale Serena Spinelli, il Lgt. Della Guardia di Finanza Luigi Cioffi e il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Figline capitano Luca Mercadante. Si è trattato di un vero e proprio tavolo tecnico tra sindaci, assessori, assistenti sociali, operatori Suap, personale socio-sanitario e agenti di Polizia Municipale dei Comuni del Valdarno fiorentino e della Valdisieve, finalizzato a presentare il nuovo servizio Ser.T sul gioco d’azzardo, attivo dallo scorso ottobre presso il Distretto socio sanitario di Figline, oltre che a confrontarsi sulle problematiche legate alla sua diffusione.

Per l’on. Paolo Beni del PD: “Il problema sta diventando serio sul piano sanitario e sociale, per questo bisogna ridurre l’offerta, limitare sempre di più il gioco nei locali pubblici ed attuare il divieto di accesso alle sale giochi per i minorenni. Bisogna ridurre il numero, come deciso dall’ultima legge di stabilità, eliminare la pubblicità del gioco d’azzardo e promuovere forme alternativa di intrattenimento e del tempo libero. Penso che lo Stato debba invertire la tendenza di questi ultimi anni e arginare il fenomeno. I numeri sono in crescita così come i fatturati: oltre 80 miliardi è il denaro che gli italiani spendono solo nel circuito legale. Cresce anche il numero dei dipendenti da gioco d’azzardo”.

Nel 2014 le persone in carico a tutti i Ser.T. del dipartimento delle dipendenze di Firenze per Disturbo da Gioco d’Azzardo sono stati complessivamente 209, mentre gli utenti che si sono rivolti ai Ser.T. di Figline e di Ponte a Niccheri nel 2015 sono stati 16, 10 maschi e 6 femmine, il 69% di essi ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni.

“I nostri territori hanno difficoltà nel trovare misure ed interventi efficaci per contrastare il gioco e fare prevenzione – ha sottolineato il sindaco Giulia Mugnai – Abbiamo fatto  dunque la tavola rotonda per mettere insieme gli operatori e perchè insieme si possa arrivare a una sintesi di regolamenti e interventi sul territorio. Non vogliamo proibire il gioco, perchè questo non porterebbe alla fine dei problemi, ma fare prevenzione”.

“L’incontro di oggi è stato un’occasione per riflettere su questa nuova emergenza sociale – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali, Ottavia Meazzini – approfondendo sia gli aspetti normativi sia le ricadute sociali e sanitarie che la dipendenza da gioco d’azzardo provoca. Un modo per informare sui servizi offerti dal personale del Ser.T ma, soprattutto, per cercare soluzioni condivise al problema, uniformando le modalità di approccio delle varie professionalità coinvolte, dagli assistenti sociali agli operatori del Suap fino agli agenti di Polizia Municipale”.

“Anche il nostro territorio è colpito da questa nuova dipendenza. I primi a captare i segnali sono i medici di famiglia. L’equipe che abbiamo al nostro distretto copre anche la Valdisieve. I primi casi sono arrivati: la fasce più giovani sono molto più propense al gioco. Soprattutto quello on line. Questo è un fenomeno in espansione”.
PressGiochi