25 Dicembre 2024 - 08:08

Pavia. Ats aumenta l’impegno per contrastare il gioco d’azzardo patologico

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel dicembre 2018 ha reso disponibile il cosiddetto Libro Blu 2017, pubblicazione annuale che riporta i dati principali – Raccolta, Spesa, vincite, incassi erariali

15 Luglio 2019

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel dicembre 2018 ha reso disponibile il cosiddetto Libro Blu 2017, pubblicazione annuale che riporta i dati principali – Raccolta, Spesa, vincite, incassi erariali – sul mercato del gioco d’azzardo legale in Italia. Dai dati pubblicati emerge chiaramente che il volume di denaro giocato dagli italiani nel 2017 è aumento del 6%, rispetto all’anno 2016, superando quota 100 miliardi di euro e attestandosi sul valore di 101,8 miliardi.

Nel confronto tra le regioni, in riferimento ai dati del triennio 2015-2017 si evidenzia che la Lombardia è la prima per volumi di investimento nel gioco d’azzardo e che tali volumi sono in costante incremento, con particolare riferimento ai giochi on line.

Vi sono ormai numerose ricerche che confermano che i primi contatti con il gioco d’azzardo avvengono sin dalle Scuole Primarie e l’abitudine a giocare d’azzardo è già ben consolidata in tarda adolescenza. Quanto prima una persona inizia a giocare quanto più è a rischio di sviluppare un problema di gioco d’azzardo patologico in età adulta.

L’accesso facile al gioco e la crescente prevalenza di gioco patologico tra i giovani sono ormai questioni di interesse pubblico cui è necessario far fronte prevedendo iniziative di prevenzione mirate e finalizzate a impedire la diffusione del problema, cercando di accrescere i fattori di protezione e ridurre i fattori di rischio legati al fenomeno (prevenzione primaria), promuovendo interventi rivolti alla cura precoce dell’individuo, grazie ad una diagnosi tempestiva dei primi segnali di disagio (prevenzione secondaria), impedendo il progredire della dipendenza da gioco d’azzardo patologico mediante trattamento, azioni di cura e riabilitazione (prevenzione terziaria).

Regione Lombardia, – fa sapere l’Ats di Pavia – da anni impegnata in azioni di contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico, ha fornito, anche per l’anno in corso, indicazioni relative all’attuazione, in tutto il territorio regionale, di Piani Locali che prevedano azioni di prevenzione e di contrasto di questo tipo di disturbo e di promozione della diagnosi e della presa in carico precoce dei giocatori compulsivi.

L’Agenzia di Tutela della Salute (A.T.S.) di Pavia, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) di Pavia, ha approvato all’inizio dell’anno il Piano locale GAP a favore del territorio della provincia di Pavia: le risorse assegnate da Regione Lombardia all’ATS di Pavia, pari complessivamente a 402.789,00 euro, sono destinate in parte (€ 217.898,00) ad attività di prevenzione e contrasto al fenomeno GAP in contesti quali la scuola, i luoghi di lavoro e le comunità locali, e in parte (€ 184.872,00) ad azioni volte a favorire la diagnosi precoce, la cura e la riabilitazione di persone con disturbo GAP da parte delle équipe professionali che lavorano sul territorio.

Il Piano Locale prevede:
§ l’attivazione di campagne di informazione e sensibilizzazione;
§ interventi di prevenzione primaria all’interno delle scuole di vario ordine e grado, interventi di formazione rivolti a docenti , personale ausiliario, alunni e loro famiglie, azione di supporto alle reti di scopo delle scuole e coinvolgimento delle associazioni dei genitori. In tal senso si sta chiudendo un protocollo tra l’ufficio scolastico e ATS di Pavia che verrà siglato ai primi di luglio;
§ interventi di formazione, anche a distanza di personale sanitario, assistenti sociali, personale della polizia locale, avvocati, medici competenti;
§ azioni di promozione della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio all’interno degli Istituti penitenziari; in particolare sono state attribuite risorse alla ASST per l’avvio di tali attività;
§ attivazione di sportelli di orientamento alle varie opportunità di cura presenti sul territorio, inserimento residenziale e semiresidenziale in strutture private e accreditate e inserite in apposito elenco regionale di persone residenti nel territorio provinciale affette da disturbo GAP. All’inizio di giugno sono state approvati due provvedimenti che hanno dato avvio a tali azioni;
§ distribuzione agli ambiti territoriali di ulteriori risorse, attraverso l’emanazione di manifestazione di interesse entro metà luglio, per aumentare la copertura territoriale delle iniziative degli enti locali in parternariato con il Terzo settore (in particolare verranno finanziate azioni per valorizzare e promuovere le buone pratiche già avviate sui territori, per promuovere iniziative di comunicazione, formazione e informazione, anche rivolte ai gestori delle sale da gioco);
§ realizzazione della mappatura di sportelli di ascolto, presa in carico e diffusione anche sui siti web istituzionali.

Ulteriori risorse, pari a 61.699,00, sono state destinate all’ambito di Vigevano per la realizzazione di un modello organizzativo che operi il raccordo e il coordinamento costante di tutte le iniziative presenti sul territorio, da estendere l’anno prossimo su tutto il territorio di Pavia. In particolare è obiettivo di tale progetto che gli enti e i soggetti a vario titolo coinvolti nell’ambito del disturbo GAP, ivi inclusi i gestori dei locali sedi di gioco, le forze dell’ordine, gli operatori sociali, consolidino una formazione specifica comune e strategie di intervento tra loro omogenee, impegnandosi altresì nella diffusione e nel consolidamento di buone pratiche già sperimentate e che hanno dato buoni risultati sul nostro territorio nel fornire supporto alle persone e alle famiglie colpite dal fenomeno. Particolare attenzione verrà dedicata all’attivazione di punti di informazione e orientamento a disposizione delle famiglie, all’omogeneizzazione dei regolamenti relativi agli orari d apertura e chiusura dei locali sedi di gioco, della loro distanza da luoghi sensibili quali scuole, ospedali, banche, nonché ad azioni di comunicazione finalizzate a promuovere un aumento di conoscenze e consapevolezza relative al fenomeno da parte di diversi target: giovani anziani, insegnanti, famiglie. Il progetto è stato avviato a fine maggio.

 

 

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