“Siamo particolarmente stupiti delle dichiarazioni rese da Sisal nell’articolo apparso su Il Fatto Quotidiano di ieri (domenica 13 novembre, ndr) perché contengono una serie incredibile di inesattezze”. Sono le parole
“Siamo particolarmente stupiti delle dichiarazioni rese da Sisal nell’articolo apparso su Il Fatto Quotidiano di ieri (domenica 13 novembre, ndr) perché contengono una serie incredibile di inesattezze”. Sono le parole di Giorgio Pastorino, Presidente Nazionale del Sindacato Totoricevitori Sportivi aderente alla Federazione Italiana Tabaccai a commento dell’articolo a firma di Daniele Martini dal titolo: “Superenalotto, ricevitori in rivolta contro il canone Sisal”.
Nel prossimo bando di gara per l’affidamento del SuperEnalotto non dovrà più essere pagato il canone alla società concessionaria poiché essa già riceve dallo Stato un compenso per la gestione del gioco. Il principio è già statuito dall’art.73 della legge di Bilancio 2017 che richiama il Decreto Legge 40 del 2010.
“Proroga? Di quale proroga parla Sisal? Non esiste alcuna proroga del canone sul SuperEnalotto – precisa Pastorino – deve essere chiaro che il principio stabilito dalla legge – precisamente l’articolo 2, comma 2, del decreto n. 40/2010 convertito in legge 73/2010 – è inequivocabile: i canoni in materia di concessioni pubbliche statali generatrici di entrate erariali (incluse quindi le concessioni in materia di giochi pubblici) sono vietati, a meno che ciò non sia preventivamente previsto negli atti di gara predisposti dall’autorità pubblica. Il Governo con l’art.73 ha già di fatto chiarito che i canoni non sono ammessi. Ci batteremo affinché tale volontà del Governo sia rispettata” conclude Pastorino.
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