Nel mese di luglio 2017 sono state 48 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i
Nel mese di luglio 2017 sono state 48 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e Finanze, il numero di nuove aperture si riduce del -60% rispetto a luglio 2017 e del -23,81% sullo stesso periodo di riferimento del 2016. Andamento fisiologico considerato il periodo dell’anno.
Nei primi otto mesi dell’anno sono state avviate nel settore del gaming circa 886 nuove attività con partita Iva.
A livello generale, nel mese di agosto 2017 sono state aperte 18.697 nuove partite Iva. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si osserva un incremento dell’1,5%.
La distribuzione per natura giuridica delle nuove partite IVA mostra che la quota relativa alle persone fisiche è pari al 73,7%, le società di capitali si attestano al 21%, le società di persone al 4%, mentre la percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari all’1,3%. Rispetto ad agosto 2016 si rileva un deciso aumento di aperture per le società di capitali (+10,4%); flessioni, invece, per le società di persone (-6%) e le persone fisiche (-0,3%).
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 40,4% delle nuove aperture è localizzato al Nord, circa il 21% al Centro ed il 38,2% al Sud e nelle Isole. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i più consistenti incrementi di aperture sono avvenuti in Sicilia (+36%), Molise (+15,4%) e Campania (+14,8%), mentre significative diminuzioni si registrano in Sardegna (-25,8%), Calabria (-21,4%) e nella provincia autonoma di Bolzano (-10,6%).
Con riferimento alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di aperture di partite Iva (21,4% del totale), seguito dalle attività professionali (13,6%) e dall’agricoltura (11,1%). Rispetto all’agosto dello scorso anno, tra i settori principali si osservano sensibili aumenti di aperture nelle attività professionali (+26,3%), nel trasporto e magazzinaggio (+16,3%) e nell’alloggio e ristorazione (+14%), mentre le flessioni più evidenti si registrano nell’agricoltura (-22,2%), nelle attività finanziarie (-9,6%) e nei servizi residuali (-3,8%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è stabile, con il 60,6% delle partite Iva aperte da soggetti di sesso maschile. Il 47,8% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e circa il 33% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno le prime tre classi di età (oltre a quelle già indicate vi è quella tra 51 e 65 anni) registrano una sostanziale stabilità di aperture e solamente la più anziana (oltre i 65 anni) accusa un lieve calo (-5,8%).
Il 19,2% delle persone fisiche che ad agosto ha aperto una partita Iva risulta nato all’estero.
I soggetti che hanno aderito al regime agevolato forfetario risultano 6.926, pari a circa il 37% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
PressGiochi
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