13 Gennaio 2025 - 17:56

Partite Iva. A giugno arrivano 104 nuove attività nel settore del gioco d’azzardo

Sono in totale 104 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che nel mese di giugno 2015 hanno preso il via in Italia. Secondo

07 Agosto 2015

Sono in totale 104 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che nel mese di giugno 2015 hanno preso il via in Italia. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e Finanze, giugno registra dati positivi e segna un +11,83% rispetto a maggio e addirittura una crescita del 14,29% rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2014.

 

Anche a livello generale viene riscontrata questa tendenza visto che nel mese di giugno 2015 sono state aperte 40.845 nuove partite Iva. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si osserva un discreto aumento percentuale, pari a +5%, in larga parte dovuto, analogamente a quanto verificatosi a maggio, alle nuove aperture nel settore dell’agricoltura, localizzate soprattutto al Sud e nelle Isole.

Con riferimento alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di aperture di partite Iva (23,7% del totale), seguito dall’agricoltura (11,8%) e dalle attività professionali (11,3%). Rispetto a giugno 2014, si osserva un sensibile aumento di aperture nel settore dell’agricoltura (+50%). Analizzando gli altri settori di attività economica, gli incrementi più significativi si rilevano nella Sanità (+16,5%) e nelle Attività artistiche (+9,3%) mentre le flessioni più evidenti si registrano invece nei servizi di informazione (-10,1%), nelle attività professionali (-8,6%) e finanziarie (-6,5%).

Riguardo alla ripartizione territoriale, circa il 40% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22% al Centro ed il 38% al Sud e nelle Isole. Gli aumenti più significativi di aperture di partite IVA, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sono localizzati nelle Regioni meridionali: Puglia (+34,1%), Calabria (+21%) e Molise (+20,8%). Invece, le flessioni più marcate si registrano in Abruzzo (-15%), Liguria (-9%), Basilicata e Sardegna (-6,2%).

La distribuzione per natura giuridica delle nuove partite IVA mostra che la quota relativa alle persone fisiche è pari al 72,6%, le società di capitali raggiungono il 21,7%, le società di persone si attestano al 4,8%, mentre la percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” sfiora l’1%. Rispetto a giugno 2014, si rileva un aumento di aperture per le persone fisiche (+4,6%) e le società di capitali (+10,8%); per le società di persone, invece, si registra un sensibile calo (-10,2%) confermando il trend negativo osservato negli ultimi mesi, probabilmente conseguente alle recenti norme civilistiche che agevolano l’apertura di società di capitali (a responsabilità limitata).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con il 63,2% delle partite Iva aperte da soggetti di sesso maschile. Il 46,2% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 34,2% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al mese di giugno dello scorso anno emerge un leggero calo di aperture nella classe di età fino a 35 anni (-1,8%) e un aumento di aperture nelle classi di età più avanzata (+21,2% per la classe da 51 a 65 anni, +39,1% per la classe oltre i 65 anni).

Nello scorso mese di giugno 3.796 soggetti hanno aderito al nuovo regime forfetario, mentre 8.165 soggetti hanno aderito al regime fiscale di vantaggio. Complessivamente, tali adesioni rappresentano il 29,3% del totale delle nuove aperture. La possibilità di opzione tra i due regimi è stata prevista dal decreto “milleproroghe” (DL 192/2014) ed è valida solo per l’anno in corso, in considerazione della circostanza che da gennaio 2016 resterà in vigore solo il regime forfetario.

 

PressGiochi

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