29 Dicembre 2024 - 00:52

Parte l’esame del Def 2016 in Parlamento: importante riordino dei giochi avviato nella legge di Stabilità

Con la legge di Stabilità 2016 è stato avviato il riordino del settore dei giochi pubblici intervenendo su aspetti fondamentali come il livello di tassazione (aumento del PREU per gli

19 Aprile 2016

Con la legge di Stabilità 2016 è stato avviato il riordino del settore dei giochi pubblici intervenendo su aspetti fondamentali come il livello di tassazione (aumento del PREU per gli apparecchi), le modalità di tassazione (passaggio al regime della tassazione sul margine per alcuni giochi), la maggiore controllabilità degli apparecchi da divertimento e la pubblicità, disciplinata secondo le linee di indirizzo dell’Unione Europea.

Lo ricorda il Servizio Bilancio del senato commentando il Documento di economia e finanza 2016 il cui esame prenderà il via oggi in sede referente presso la Commissione Bilancio del Senato, le altre Commissioni dovranno esprimere il proprio parere alla 5a in tempo utile affinché quest’ultima possa riferire all’Assemblea nei termini stabiliti dal calendario dei lavori.

Nel frattempo, da ieri è iniziato un ciclo di audizioni preliminari nelle Commissioni Bilancio congiunte di Senato e Camera, sul Documento di economia e finanza 2016.

Come ricorda il servizio Bilancio, relativamente alla questione giochi, “l’andamento delle imposte indirette (che passano da 248,2 miliardi nel 2014 a 249,3 nel 2015) è ascrivibile principalmente all’incremento del gettito IVA e delle entrate relative ai giochi. Tra le voci che- invece – registrano una revisione al ribasso rispetto alle precedenti stime, il DEF indica, per le imposte dirette, le ritenute da lavoro dipendente (-846 milioni) e l’imposta sostitutiva sugli interessi e altri redditi da capitale (-728 milioni). Nell’ambito delle imposte indirette lo scostamento negativo è riferibile alle imposte di registro e ipotecarie nonché ai diritti catastali, all’imposta di consumo sul gas metano, all’imposta di bollo e alle entrate derivanti dai giochi”.

Si ricorda inoltre che due aspetti che erano ricompresi nell’ambito di operatività della legge delega fiscale ma che non hanno trovato attuazione, riguardano la revisione dei valori catastali e il settore dei giochi. Entrambi sono stati interessati da alcuni interventi contenuti nella legge di stabilità 2016.

 

 

Come si legge nel Documento di economia e finanza per il 2016 “dalle disposizioni nel settore dei giochi sono attese risorse nette per un importo di circa 1,3 miliardi nel 2016 e circa 0,8 miliardi in ciascuno degli anni del periodo 2017-2019. Tra queste rientrano l’incremento del Prelievo Erariale Unico (Preu) per gli apparecchi da divertimento e intrattenimento, la revisione delle procedure ad evidenza pubblica per l’assegnazione di concessioni nelle attività di raccolta delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nel Bingo e nei giochi a distanza e la modifica dell’imposta unica per le scommesse a quota fissa su eventi diversi dalle corse dei cavalli, introducendo la tassazione del margine quale differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte.

Tra le imposte dirette,  negativo lo scostamento delle entrate derivanti dai giochi per la quota afferente al comparto delle imposte indirette (-908 milioni)”. Per quanto riguarda le entrate incassate fino a dicembre 2015, la rettifica dei versamenti, relativi all’anno 2015 ma effettuati nel 2016, per vincite e aggi dei concessionari del bingo tradizionale (1.344 milioni), delle lotterie istantanee e telematiche (7.663 milioni), e del gioco del lotto (5.603 milioni). Per la categoria del Lotto, la diminuzione (-385 milioni) è in parte ascrivibile ai minori introiti relativi sia ai giochi del lotto e superenalotto ( -173 milioni), sia alle restanti entrate (-212 milioni)”.

Rilevano, invece, tra le entrate non tributarie, la variazione positiva dei trasferimenti correnti i quali, depurando i dati per effetto delle regolazioni contabili relative ai proventi derivanti dai giochi diversi dal lotto (-9.404 milioni per il 2014 e -9.007 milioni per il 2015), registrano un aumento di 2.395 milioni di euro generato, prevalentemente, dai maggiori versamenti relativi al concorso alla finanza pubblica da parte delle Regioni e degli enti locali.

PressGiochi