23 Dicembre 2024 - 00:05

Parte il totoministri per il Governo giallo-rosso: Tria o Padoan candidati all’Economia

Dopo l’ok di ieri per formare un Governo tra M5S e Pd guidato ancora da Giuseppe Conte, oggi si avviano al Quirinale le consultazioni del presidente Sergio Mattarella. Il presidente

27 Agosto 2019

Dopo l’ok di ieri per formare un Governo tra M5S e Pd guidato ancora da Giuseppe Conte, oggi si avviano al Quirinale le consultazioni del presidente Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica potrebbe già domani dare l’incarico a Giuseppe Conte di formare un nuovo governo.

I primi ad essere ricevuti da Sergio Mattarella saranno i presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati, seguiti dei rappresentanti del gruppo misto. Mercoledì sarà la volta di Leu (alle 10,30) e Fratelli d’Italia (alle 11). Alle 16 toccherà a Forza Italia, alle 17 al Pd, alle 18 sarà accolta la delegazione della Lega e, infine, alle 19, quella del M5s.

 

Per la squadra di governo M5s-Pd, tuttavia, si fanno già i nomi dei ministri. Di sicuro né il segretario del Pd Nicola Zingaretti, né l’ex premier Matteo Renzi faranno parte del nuovo governo.

Tra i nodi, oltre a quello del premier, c’è poi quello del capo politico del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio, che nel governo uscente ha ricoperto il triplice ruolo di vicepremier, titolare del Mise e del ministero del Lavoro e che negli ultimi ‘totoministri’ viene accreditato anche per dicasteri quali Difesa e Interno.

Tra i nomi in lizza per il Viminale si fanno poi quelli del capo della polizia Franco Gabrielli e di Marco Minniti, ex ministro dell’Interno del governo Renzi.

Il grillino Alfonso Bonafede potrebbe restare ministro della Giustizia e Riccardo Fraccaro potrebbe essere riconfermato ministro dei Rapporti con il Parlamento. Anche se sui fedelissimi di Di Maio è puntato più di un riflettore: entrambi sarebbero percepiti da una parte degli eletti come troppo legati all’era grillo-leghista, ormai al tramonto. In quota per la Giustizia, nei giorni scorsi, si sono fatti anche il nome di Pietro Grasso di Leu e Andrea Orlando, ma quest’ultimo, stando agli ultimi rumors, potrebbe ricoprire il ruolo di vicepremier. Ipotesi ovviamente tutte da verificare nel confronto Pd-5 Stelle.

 

Per quanto riguarda la casella chiave dell’Economia, ministero che sarà subito coinvolto nella legge di Bilancio e che è determinante nel dettare l’agenda economica e fiscale per il settore dei giochi pubblici, potrebbe essere affidata a un nome di peso. Non è escluso che il ministro Giovanni Tria resti al suo posto. Ma a guidare via XX Settembre potrebbe essere anche il senatore Pd Antonio Misiani, molto vicino a Zingaretti, oppure Pier Carlo Padoan.

Tra i dem in lizza per un mistero circolano inoltre i nomi di Paola De Micheli, che potrebbe andare al ministero dello Sviluppo economico, Tommaso Nannicini e Roberto Morassut. Per la minoranza vengono avanzati i nomi di Lorenzo Guerini e Ettore Rosato o Andrea Marcucci. Non è ancora chiaro se potrà avere un ruolo anche l’ex premier Paolo Gentiloni. Molti lo accreditano alla Farnesina, dove tuttavia potrebbe restare Moavero Milanesi.

PressGiochi

Fonte immagine: Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti in un immagine del 10 dicembre 2018. . ANSA/RICCARDO ANTIMIANI