22 Novembre 2024 - 08:19

Palese (Agcai): “Le concessioni delle Vlt non dovrebbero essere rinnovate”

Si è tenuto oggi a Roma presso il Senato della Repubblica, Sala caduti di Nassirya un convegno dal titolo ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’. L’evento

15 Aprile 2024

Si è tenuto oggi a Roma presso il Senato della Repubblica, Sala caduti di Nassirya un convegno dal titolo ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’. L’evento supportato dal senatore Luigi Nave del M5S, su iniziativa dell’Associazione Gestori e Costruttori Apparecchi da Intrattenimento guidata da Benedetto Palese, ha visto la partecipazione del presidente nazionale sociologi Pietro Zocconali e del vicepresidente Domenico Condurro.

Ad aprire l’evento le parole di Benedetto Palese: “Si discute della proposta degli enti locali e delle Regioni per una compartecipazione delle entrate del gioco con la definizione del 5% delle entrate derivanti dal settore degli apparecchi da gioco.

Il Governo sta cercando di convincere in Conferenza stato-regioni le Regioni a diminuire limiti orari e  distanziometri e questo ci allarma perché riducendo questi divieti non si fa altro che raddoppiare il numero delle sale vlt che ci sono nel nostro Paese e che ospitano  apparecchi più pericolosi di quelli che si trovano nei bar.

Anche per le Awp dovrebbero essere ridotti i parametri e i livelli di vincita e puntata.

Per ben 10 anni le awp hanno respituito il 75% della giocata ed erano installate nei bar. In questo periodo le slot non hanno creato il problema della ludopatia. Ma successivamente il Governo ha deciso di modificare le caratteristiche degli apparecchi riducendo l’abilità richiesta e spingendo verso il vero azzardo.

Nel 2010 sono state introdotte le Vlt e questo ha portato una proliferazione delle sale che sono diventate dei veri mini-casinò e che ospitano il vero azzardo. Questo ha spinto le Regioni ad intervenire con limiti orari e distanze riducendo così questa situazione di ludopatia. Ma ridurre le distanze raddoppiando le sale porterà l’Italia a diventare un casinò a cielo aperto.

Le Regioni non devono cedere alle lusinghe di introiti derivanti dal gettito.

Per le Vlt non dovrebbero essere rinnovate le concessioni. Sono macchine che in Europa non esistono e dobbiamo tornare a costruire una macchina che non faccia danni al giocatore. Dobbiamo poi ridurre il numero di macchine presenti nei bar e il numero delle sale. Le macchine devono essere impostate su parametri che fanno danni al giocatore” ha concluso.

Ad intervenire anche il presidente nazionale sociologi Pietro Zocconali che ha ricordato che “con internet e con le organizzazioni clandestine, il business del gioco è fuori controllo negli ultimi anni. Sono tantissimi i giochi disponibili anche sul nostro cellulare per non pensare ai numerosi luoghi fisici che offrono giochi. Fa sorridere che in Italia sia proibito aprire nuovi casinò quando è possibile giocare ovunque” ha detto.

Sulla stessa linea anche Domenico Condurro vicepresidente ANS Sociologi: “Il vizio del gioco d’azzardo produce ricadute anche da un punto di vista penale. Partendo dagli studi fatti nella nostra facoltà dobbiamo ricordare come i Maya abbiano iniziato ad abusare degli stupefacenti, oppure il vino che accompagna da millenni la storia dell’umanità. L’essere umano da sempre si è lasciato andare a vizi e abusi. Ma quando un vizio diventa dannoso va gestito e limitato. A fronte di questo problema della ludopatia, che ha superato il problema del tabagismo, che è al 6% rispetto al 3%, va detto che fenomeno è esploso con il covid. Il gioco online supera in termini di fatturato quello delle sale fisiche, bisogna limitare i danni e puntare l’attenzione su quello che si può fare. Il lavoro che può fare un tabaccaio o un barista, in termini di assistenza del giocatore non può essere fatto online”.

A chiudere l’evento il deputato Luigi Nave che ha detto: “Farò mie queste proposte e in fase emendativa cercheremo di intervenire. Come Movimento 5 Stelle ci occupiamo di questo tema e cercheremo che il Governo non tassi i cittadini solo per reperire e far cassa su questo settore”.

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