08 Gennaio 2025 - 16:06

Palermo, sospensione licenza a sala scommesse: il Tribunale ribadisce l’importanza della presenza dei titolari della licenza di PS

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha respinto il ricorso presentato da una sala scommesse contro il provvedimento di sospensione della licenza per tre giorni, adottato dalla Questura di

07 Gennaio 2025

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha respinto il ricorso presentato da una sala scommesse contro il provvedimento di sospensione della licenza per tre giorni, adottato dalla Questura di Palermo.

Il procedimento trae origine da una serie di sopralluoghi condotti dalle autorità di controllo. I funzionari dell’Agenzia dei Monopoli avevano riscontrato, presso il punto scommesse, l’assenza della titolare e dei preposti autorizzati, mentre le attività erano gestite da un dipendente della società. La situazione si ripeteva in occasione di un nuovo sopralluogo della Polizia di Stato che evidenziava nuovamente l’assenza dei soggetti autorizzati e la presenza del medesimo dipendente. A seguito di tali verifiche, la Questura ha avviato il procedimento amministrativo, culminato nella sospensione della licenza per tre giorni.

Il Tribunale ha rigettato il ricorso, ritenendo legittimo il provvedimento della Questura. La decisione si fonda sulle seguenti argomentazioni: l’amministrazione ha agito nel rispetto delle norme che regolano le autorizzazioni di polizia. L’art. 10 T.U.L.P.S. consente infatti la sospensione o revoca della licenza in caso di abuso da parte del titolare o dei rappresentanti autorizzati.
La normativa in materia di scommesse richiede che la gestione sia esclusivamente affidata a soggetti preventivamente comunicati all’autorità di Pubblica Sicurezza. La presenza non occasionale del dipendente, non formalmente autorizzato, ha configurato un abuso della licenza, giustificando l’intervento della Questura.

Infine, il Tribunale ha sottolineato che la sospensione per tre giorni è proporzionata rispetto alla condotta contestata. La misura, inoltre, è coerente con la necessità di garantire il controllo sull’attività, che opera in un settore particolarmente delicato e soggetto a stringenti normative.

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