14 Gennaio 2025 - 11:34

Paglia (Sel): “Entrate dai giochi in calo; ma qual è la raccolta realizzata nel 2015?”

Qual è stata la raccolta complessiva del gioco d’azzardo realizzata nel 2015, suddivisa per regione e tipologia di gioco e quali siano state le relative entrate fiscali? A chiederlo in

04 Maggio 2016

Qual è stata la raccolta complessiva del gioco d’azzardo realizzata nel 2015, suddivisa per regione e tipologia di gioco e quali siano state le relative entrate fiscali?

A chiederlo in una interrogazione presentata al Ministro dell’Economia e delle finanze gli onorevole Giovanni Paglia e Stefano Fassina del Sel.

“Il rapporto fra la raccolta annua generata negli ultimi anni dai diversi segmenti del gaming ed il prodotto interno lordo – spiega Paglia – permette di apprezzare il peso dell’industria del gioco pubblico e delle scommesse sportive sull’economia nazionale: infatti, nonostante i costi sociali del gioco d’azzardo interessino diversi ambiti  tale rapporto è cresciuto costantemente con un’incidenza della raccolta sul prodotto interno lordo, nell’ultimo decennio più che quintuplicata.

 

La quota più ampia del giro d’affari, pari al 55,8 per cento, è assicurata dagli apparecchi di intrattenimento seguiti dal gioco on-line (cosiddetto web gaming), diventato nel frattempo il secondo segmento del mercato, avendo superato lotterie istantanee (cosiddette Gratta e vinci) e tradizionali (lotterie a estrazione differita), la cui raccolta negli ultimi anni è pressoché triplicata, con previsioni che, nonostante l’attuale ciclo economico negativo, lo indicano ulteriormente in crescita; il terzo segmento del mercato è quello occupato dalle lotterie istantanee e tradizionali che, invece, dopo anni di crescita sostenuta, ha registrato una sensibile flessione.

 

Nonostante con la legge di stabilità per l’anno 2016 sia stata modificata la normativa, prevedendo di ricavare dal settore un extra-gettito, nel triennio 2016-18, pari a 171 milioni di euro l’anno per un totale di 500 milioni di euro, grazie ad un aumento delle aliquote del prelievo erariale dal 12,7 per cento al 17 per cento sulle cosiddette Awp, e dal 5 per cento al 9 per cento sulle videolottery, secondo quanto affermato da Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, nel corso di un’audizione sul Def 2016 davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato: «accanto al riconoscimento degli indubbi miglioramenti registrati nell’ultimo anno, in base alle ultime previsioni, il deficit 2016 risulterebbe più elevato (-2,5 per cento) per effetto di una stima più contenuta delle entrate e, in particolare, del gettito riveniente dai giochi» lo stesso Presidente della Corte dei conti ha inoltre segnalato, «tra i cambiamenti subiti dalla legge di Stabilità nel corso del suo iter parlamentare, la tassazione dei giochi, con l’abrogazione della norma che stabiliva dal 2015 la riduzione dei compensi spettanti ai concessionari e agli altri operatori di filiera della raccolta del gioco, con una riduzione di entrate per 500 milioni di euro, compensate da un aumento più forte di quello originariamente stabilito delle aliquote del prelievo erariale e dalla riduzione della percentuale minima destinata alle vincite dal 74 al 70 per cento».

 

PressGiochi