Il Decreto Dignità varato dal Consiglio dei ministri il 2 luglio 2018 ha stabilito, all’articolo 8, la fine della pubblicità al gioco d’azzardo. Nel contempo ha concesso deroghe alle giocate
Il Decreto Dignità varato dal Consiglio dei ministri il 2 luglio 2018 ha stabilito, all’articolo 8, la fine della pubblicità al gioco d’azzardo. Nel contempo ha concesso deroghe alle giocate con estrazione differita, come la Lotteria Italia; e ai loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’Agenzia dei Monopoli (ADM).
Riguardo il primo punto, – afferma l’Osservatorio Antiplagio – l’eccezione per le lotterie con estrazione posticipata è in realtà un cavallo di Troia per vincite istantanee come tutte le altre. Da qualche anno, infatti, nel biglietto della Lotteria Italia è incluso un “gratta e vinci” con premio in denaro immediato. Il regolamento di Lottomatica, all’articolo 12, dice espressamente: “Nel biglietto della Lotteria Italia è presente anche un tagliando che consente l’assegnazione di premi con modalità di estrazione istantanea”.
La deroga in oggetto, quindi, potrebbe costituire una forma di discriminazione o di concorrenza sleale tra pubblico e privato, su cui l’Agcom dovrebbe dare un parere preventivo e tempestivo, considerati i 60 giorni entro i quali un decreto-legge deve essere convertito in legge dalle Camere.
Riguardo il secondo punto, nel Decreto in questione non è chiaro se i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’ADM siano a sé stanti, o all’interno di spot veri e propri. In tal caso l’avviso contenuto nel logo non sarebbe un deterrente, ma solo un flebile avvertimento che gli scommettitori potenzialmente patologici – molti di più del milione di malati già in essere citati dal ministro Di Maio – neanche vedono.
Oltre il 50% degli italiani, minori compresi, – afferma l’Osservatorio – gioca d’azzardo una volta all’anno, e quasi tre milioni di essi – il 5% della popolazione – sono considerati a rischio. Il Governo dunque, prima che il Decreto Dignità venga approvato definitivamente dal Parlamento, dovrebbe intervenire per:
1) Sollecitare l’Agenzia dei Monopoli e il Ministero dell’Economia e delle Finanze ad escludere dal biglietto della Lotteria Italia il “gratta e vinci” coesistente, caratterizzato proprio dalla premialità istantanea. La sua pubblicizzazione sarebbe non solo un’incongruenza, rispetto al Decreto Dignità, ma anche un’imperitura istigazione al gioco d’azzardo.
2) Escludere l’eventuale accostamento di spot e loghi sul gioco responsabile.
PressGiochi
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