Con i soldi delle tasse se ne andava a Mendrisio per giocare al Casinò Admiral. Bloccato alla dogana di Brogeda dalla Guardia di finanza di Ponte Chiasso, in gennaio dovrà comparire davanti al giudice delle indagini preliminari di Como per rispondere del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte tributari.
Con i soldi delle tasse se ne andava a Mendrisio per giocare al Casinò Admiral. Bloccato alla dogana di Brogeda dalla Guardia di finanza di Ponte Chiasso, in gennaio dovrà comparire davanti al giudice delle indagini preliminari di Como per rispondere del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte tributari.
La contestazione è stata formalizzata dal pm Massimo Astori ad un 35enne cittadino rumeno fermato lo scorso mese di maggio in dogana e trovato in possesso di un lingotto d’oro di 100 grammi (valore 5mila euro) e 5’000 euro. Si valuta che l’oro era nascosto sull’autovettura guidata dal 35enne e sulla quale viaggiava un’altra persona. Da una ricerca alla banca dati del Viminale le Fiamme Gialle della Guardia di Finanza hanno ricevuto un alert, in quanto entrambi risultavano avere precedenti di polizia. Inoltre, il 35enne aveva in atto una procedura coattiva per la riscossione di un debito di 363mila euro con l’erario. Da qui il sequestro del lingotto e dei soldi.
L’oro, ha raccontato il 35enne, esauriti i 5mila euro, gli sarebbe servito per ottenere soldi per poter continuare a giocare. I finanzieri hanno scoperto anche che l’uomo, con la passione del gioco d’azzardo, aveva chiesto il reddito di cittadinanza.
PressGiochi
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