24 Gennaio 2025 - 04:45

Opzioni binarie e gioco d’azzardo: nell’incertezza, la Consob le mette al bando

La Consob ha introdotto in Italia in via permanente misure d’intervento a tutela degli investitori al dettaglio analoghe a quelle già adottate in via temporanea dall’Esma, l’Autorità europea degli strumenti

07 Agosto 2019

La Consob ha introdotto in Italia in via permanente misure d’intervento a tutela degli investitori al dettaglio analoghe a quelle già adottate in via temporanea dall’Esma, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, in materia di offerta di opzioni binarie e di contratti per differenza (CFD).

Le misure (delibere nn. 20975 e 20976 del 20 giugno 2019) prevedono:

(i) il divieto di commercializzazione, distribuzione o vendita, in Italia o dall’Italia, di opzioni binarie agli investitori al dettaglio;

(ii) alcune limitazioni concernenti la commercializzazione, la distribuzione o la vendita, in Italia o dall’Italia, di CFD agli investitori al dettaglio.

 

Per quanto attiene alle opzioni binarie, si è discusso a lungo delle caratteristiche di questo trading in relazione al gioco d’azzardo. La verità è che tutto il trading può essere un gioco d’azzardo se non si ha una sufficiente preparazione. Le opzioni binarie, più che un vero e proprio gioco d’azzardo, possono essere accostate a delle scommesse per il fatto di investire denaro su un evento non certo. In entrambi i casi hanno solo due esiti possibili (in the money e out of the money).

E in effetti, uno dei principali argomenti di discussione è stato se le opzioni binarie dovessero essere regolamentati attraverso una licenza di gioco. In Italia, le opzioni binarie non rientrano nei giochi inclusi nell’ambito della licenza di gioco detenuta dai concessionari online. Ma il problema era se potevano essere riqualificati come una sorta di scommesse e se come tali necessitassero una licenza.

 

L’adozione delle misure fa seguito appunto al riscontro della sussistenza di significativi timori per la tutela degli investitori al dettaglio in CFD e opzioni binarie. Ciò a motivo della complessità e mancanza di trasparenza di tali prodotti, delle loro peculiari caratteristiche – che comportano, tra l’altro, disparità tra rendimento atteso e rischio di perdita – nonché delle modalità con cui sono commercializzati e distribuiti.

Le misure d’intervento, adottate ai sensi dell’articolo 42 del Regolamento UE sui mercati degli strumenti finanziari (MiFIR) e dell’art. 7-bis del TUF, sono entrate in vigore, per le opzioni binarie, dal 2 luglio 2019 e, in relazione ai CFD, dal 1° agosto 2019.

 

PressGiochi