27 Dicembre 2024 - 20:42

Operazione ‘Solfa’. Soldi falsi comprati a Napoli e spesi nei casinò del Ticino

Nelle prime ore di questa mattina, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P.

06 Settembre 2018

Nelle prime ore di questa mattina, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, su richiesta di quella Procura, nei confronti di 2 persone, per aver esportato e speso in Svizzera banconote contraffate.

Un terzo soggetto è indagato in stato di libertà.

 

L’indagine, codificata “Solfa”, coordinata dal dott. Daniele Rosa, Sostituto Procuratore della Repubblica di Livorno, è stata sviluppata a seguito dell’arresto il 15 dicembre 2017 da parte della Polizia Cantonale Ticinese, alla dogana di Chiasso-Brogeda (Svizzera), di due degli indagati che, a bordo dell’auto su cui viaggiavano, trasportavano 300 banconote da 50 Euro contraffatte.

 

La Polizia Giudiziaria Federale svizzera, sulla scorta delle segnalazioni e delle informazioni pervenute da più polizie cantonali, ha poi ricostruito diversi episodi di spaccio di banconote false da 50 Euro, appartenenti allo stesso lotto delle 300 sequestrate il 15 dicembre 2017, avvenuti in territorio elvetico, attribuibili ai due soggetti tratti in arresto e ad altri ignoti complici.

 

Attivati i canali della cooperazione internazionale, le successive indagini condotte dal Nucleo Investigativo di Livorno e dalla Compagnia di Cecina hanno consentito di identificare gli altri correi e di accertare che gli indagati nel dicembre 2017 si sono recati almeno due volte nella provincia di Napoli per approvvigionarsi da ignoti fornitori delle banconote false. Nei giorni immediatamente successivi gli stessi introducevano clandestinamente in Svizzera il contante contraffatto e presso diversi esercizi commerciali del Canton Ticino, perlopiù casinò e sale da gioco, lo spendevano e lo cambiavano con valuta vera.

 

Si stima che le banconote contraffatte complessivamente approvvigionate dagli indagati siano state almeno un migliaio (per un valore nominale di non meno 50.000 Euro), acquistate ad un prezzo non superiore di 10.000 Euro.

Gli indagati, tratti in arresto il 15 dicembre scorso, sono già stati condannati dall’Autorità Giudiziaria elvetica, per importazione e messa in circolazione di monete false e truffa, alla pena detentiva di 16 mesi ed alla multa di 1.500 franchi svizzeri.

 

 

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