“Nella notte sono state sequestrati una serie di punti commerciali e di siti internet per un valore di 2 miliardi di euro, sono state arrestate poco più di 40 persone,
“Nella notte sono state sequestrati una serie di punti commerciali e di siti internet per un valore di 2 miliardi di euro, sono state arrestate poco più di 40 persone, ma soprattutto sequestrate 11 società estere e 45 società operanti nel settore dei giochi e delle scommesse sul territorio nazionale, con oltre 1.500 punti commerciali per la raccolta di giocate e 82 siti nazionali e internazionali di gambling on line.
Il tutto per un valore stimato pari a circa 2 miliardi di euro. Basteranno questi numeri per far comprendere come nonostante il gioco legale, il gioco illegale continua a proliferare, alimentato da una cultura della tolleranza, o peggio ancora della pubblicità accattivante delle false speranza di vincite?”.
Paola Binetti esponente della Camera di Area popolare continua a denunciare così che “Il governo ha fatto poco o nulla per contrastare il gioco, a qualsiasi livello, compreso quello on line che cresce con velocità esponenziale. Dopo il fallimento del decreto sulla Delega fiscale sui giochi la debolezza del governo è apparsa ancora più grave, soprattutto nella mancata presa di posizione sui pesanti rischi collegati al gioco in termini di salute personale e pubblica. Nell’inedia con cui sta affrontando una vera e propria pandemia sociale, dai profondi risvolti criminali oltre che patologici, emerge tutta la verbosità di una politica che su temi fondamentali come quello del diritto alla salute non riesce a intervenire in modo tempestivo ed efficace e preferisce trascinarsi in estenuanti trattative con concessionari e gestori”.
“Serve un gesto chiaro e forte – prosegue Paola Binetti – che parli a tutti i cittadini, giovani e anziani, per ricordare che giocare fa male, nuoce gravemente alla salute come e più del fumo! E per questo serve una legge che non solo dica ”No alla pubblicità” ma che lo faccia collocando il suo no in una cultura della prevenzione e della cura dei danni già arrecati. Lo strumento legislativo c’è già e ha superato numerosi filtri – conclude Binetti – aspetta solo di essere calendarizzato per dare quel segnale forte che ricordi a tutti le conseguenze di un’attività che crea molta più dipendenza di quanto non si possa prevedere quando si inizia a giocare, in modo apparentemente innocuo.
Attualmente l’invasività della pubblicità on line è diventata così capillare, insistente e fastidiosa da configurarsi in certi momenti come un vero e proprio adescamento che anticipa i primi euro necessari per giocare, fino a creare quella dipendenza patologica che è l’anticamera immediata nel gioco illegale e criminale”.
PressGiochi
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