Libri chiusi, per un giorno all’università si gioca. Ammessi, anzi, richiesti, console, pc e smartphone. Alla Statale giovedì c’è la giornata dei videogiochi e sarà premiato il miglior prototipo: sfida
Libri chiusi, per un giorno all’università si gioca. Ammessi, anzi, richiesti, console, pc e smartphone. Alla Statale giovedì c’è la giornata dei videogiochi e sarà premiato il miglior prototipo: sfida per studenti progettisti, in gara universitari di Statale e Politecnico di Milano. Squadre dei due atenei presenteranno i loro progetti all’appuntamento per appassionati e professionisti, con decine di postazioni per provare le novità e con le aziende del settore che al raduno dei gamers vengono a cercare talenti.
All’edizione precedente in via Festa del Perdono sono passati almeno duemila ragazzi, hanno testato i nuovi giochi, hanno seguito la sfida dei quasi professionisti nella sala del rettorato. E il 2 luglio si replica: quarta edizione di New Game Designer, organizzato dall’Università degli Studi, primo ateneo italiano a inaugurare, lo scorso anno, un corso di laurea magistrale con focus videogames.
«La richiesta è partita dalle industrie del settore, che cercano specialisti — spiegano in università —. I nostri laureati con questa preparazione hanno già un tasso d’impiego che supera il sessanta per cento». Da giocatori a studenti e professionisti, è la proposta delle università milanesi. E nei due atenei adesso le squadre sono pronte per la gara di giovedì.
Progettisti e programmatori hanno lavorato per settimane alla preparazione di giochi d’azione, di ruolo, di strategia.
Spiega Dana Cislaghi, 23 anni, triennale al Politecnico e adesso magistrale alla Statale: «Con due compagni di studi al concorso presentiamo Herogami, videogioco di azione e strategia, categoria tower defense. Adesso vanno molto i giochini da mobile e da Facebook, gli “sparatutto”, i “moba”, vedremo al concorso». «Abbiamo iniziato tutti da ragazzini per divertimento e adesso siamo qui a misurarci fra specialisti e a incontrare le aziende — dice un altro studente —. La gara poi è sempre riuscire a trasformare questa passione in un lavoro».
Ce l’ha fatta Pietro Schino, dopo la laurea è stato assunto da Milestone e giovedì sarà alla manifestazione a raccontare agli universitari la sua avventura. «Quest’anno alla festa dei videogiochi partecipano anche The Walt Disney Company Italia e la First Lego League», dicono gli organizzatori. E l’appuntamento non sarà soltanto ludico, in via Festa del Perdono giovedì anche uno spazio da «career day»: «Studenti e laureati dal mattino potranno incontrare le aziende del settore, ne saranno presenti una trentina. L’università è una fucina di giovani programmatori, molto ambiti dall’industria videoludica internazionale, che è ancora in crescita».
PressGiochi
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