Il contenzioso avviato tra Gambling Commssion e Camelot sull’assegnazione della quarta licenza della National Lottery potrebbe costare al Governo inglese la bellezza di 600 milioni di sterline nel caso in
Il contenzioso avviato tra Gambling Commssion e Camelot sull’assegnazione della quarta licenza della National Lottery potrebbe costare al Governo inglese la bellezza di 600 milioni di sterline nel caso in cui l’Alta Corte del Regno Unito decidesse che l’authority del gioco abbia gestito la competizione in maniera errata.
Camelot, amministratore operativo della National Lottery sin dal suo inizio nel 1994, rifiuta di accettare la decisione della UK Gambling Commission (UKGC) di assegnare la sua licenza operativa di 10 anni ad Allwyn UK come “richiedente preferito” del bando.
Allo stesso tempo, Camelot chiede 600 milioni di sterline di danni all’Alta Corte perché afferma che il processo di assegnazione della licenza attuato dalla Commissione sia stato progettato per favorire l’assegnazione ad Allwyn.
In caso di esito positivo del contenzioso, Camelot (e il suo partner tecnologico IGT) chiederanno al governo del Regno Unito un risarcimento rispettivamente di £ 400 milioni e £ 200 milioni.
Gli effetti dell’appello dell’Alta Corte di Camelot sono stati esaminati da un comitato di sorveglianza del DCMS questa settimana, che ha posto domande a Chris Philp, ministro responsabile della politica del gioco d’azzardo.
Philp ha delineato la delusione del DCMS per la linea d’azione di Camelot: “Siamo molto delusi dal fatto che Camelot abbia scelto di portare avanti questo contenzioso. Hanno la licenza da 28 anni ormai, che è un periodo di tempo estremamente lungo, quasi tre decenni, quindi discutere è deludente”.
Il ministro è stato interrogato da Julian Knight MP (conservatore), su come il dipartimento avrebbe risarcito i danni di £ 600 milioni se si fosse verificata tale eventualità. Philp ha risposto che questa possibilità non era stata discussa con il Tesoro, ma che il suo dipartimento era consapevole che la questione sarebbe stata risolta mediante un accordo con il Tesoro o prelevando fondi da buone cause. Il Comitato è intervenuto, chiedendo maggiori chiarimenti dal DCMS visto che Camelot aveva precedentemente affermato che la “Commissione per il gioco aveva negato che eventuali risarcimenti sarebbero stati presi dal National Lottery Distribution Fund ma attribuiti dalla Segreteria di Stato”.
Philp ha sostenuto il processo e il risultato cui è giunta la Gambling Commission per nominare Allwyn come nuovo amministratore della National Lottery, e ha ritenuto che la sua offerta avesse dimostrato i migliori incentivi per massimizzare i contributi per buone cause. Philp ha inoltre sottolineato che Allwyn aveva proposto un processo molto più semplice per il DCMS e le parti interessate per monitorare le proprie prestazioni, i profitti e il modo in cui sono stati generati fondi per buone cause.
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