Napoli – Si è aperto questa mattina a Napoli, presso la Sala Consiliare, il convegno dal titolo “Giochi Legali: La Tutela del Gestore”, promosso dall’Associazione Gestori Scommesse Italia (AGSI). L’evento
Napoli – Si è aperto questa mattina a Napoli, presso la Sala Consiliare, il convegno dal titolo “Giochi Legali: La Tutela del Gestore”, promosso dall’Associazione Gestori Scommesse Italia (AGSI). L’evento rappresenta un momento di confronto fondamentale sul tema della regolamentazione e della protezione degli operatori nel settore dei giochi legali, in un contesto sempre più complesso e caratterizzato da sfide legislative e fiscali.
Il convegno è introdotto e coordinato dal Presidente dell’AGSI, Pasquale Chiacchio, e moderato da Mimmo Falco, Vice Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania. La sessione inaugurale vede i saluti istituzionali di personalità politiche di rilievo, l’Onorevole Ettore Rosato, Vice Segretario Nazionale di Azione, e il Vice Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cirillo.
Nel corso della mattinata, esperti e rappresentanti istituzionali di vari ambiti hanno approfondito le principali questioni legate al mondo del gioco legale. Tra i relatori figurano nomi illustri, come Giuseppe Bruscolotti, storico capitano del Napoli e Vice Presidente AGSI, e Stefano Sbordoni, avvocato specializzato nel settore. Il contributo di esperti come Gianmaria Chiodo, Presidente CNI, per un’analisi approfondita delle sfide che interessano gli operatori e le politiche sociali connesse al settore.
“La tutela del gestore nella filiera rappresenta il fulcro del nostro settore: senza i gestori, l’intero comparto non potrebbe esistere – ha esordito il presidente Agsi Pasquale Chiacchio –. È in corso una riforma nazionale del settore e noi abbiamo avanzato proposte concrete, poiché rimane ancora il vincolo delle distanze dai luoghi sensibili, che sono numerosi. Rispettiamo tutte le regole, compresa la tutela dei soggetti vulnerabili, un aspetto che riteniamo fondamentale. Il nostro comparto genera oltre 12 miliardi di euro l’anno, risorse che confluiscono nelle casse dello Stato e vengono utilizzate per realizzare opere pubbliche. Per questo chiediamo regole chiare e sostenibili che tutelino non solo i soggetti vulnerabili ma anche le imprese, garantendo un futuro sostenibile al settore. È indispensabile un confronto serio e costruttivo con la politica, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e il settore sanitario, così da riuscire insieme a trovare una sintesi che protegga tutte le parti coinvolte.
Chiediamo inoltre allo Stato e all’Agenzia dei monopoli – ha concluso – di intervenire con le banche affinché non chiudano i nostri conti correnti, strumenti indispensabili per operare nel rispetto delle normative, come quelle sull’antiriciclaggio. Si tratta di un tema cruciale e richiesto dallo stesso Stato, e non possiamo permetterci di essere lasciati senza gli strumenti necessari per adempiere a queste regole.”
“Dopo molto tempo – ha affermato PiarPaolo Baretta – si intravedono le condizioni per raggiungere un accordo tra Stato, Regioni ed enti locali, che sia basato su una regola generale ma con articolazioni territoriali. Ciò che conta è definire una regola comune, e l’esperienza della Campania può essere un esempio prezioso. La legge regionale campana, infatti, offre un equilibrio tra la legittimazione del gioco e la tutela sociale, aspetti fondamentali per affrontare un problema che ci trasciniamo da troppo tempo.”
“Voi rappresentate un sistema di aziende che, con il lavoro quotidiano, genera ricchezza e occupazione. Il vero concorrente del gioco fatto da persone – ha affermato Massimo Cilenti della Comm. Politiche sociali nel comune di Napoli – è quello che si sviluppa sul web, che gode di maggiore autonomia e minori vincoli fiscali. Al contrario, voi operate in un contesto più regolamentato e soggetto a tassazione. Rappresentate un settore che produce valore reale e un fatturato tangibile.”
Presente all’evento anche l’avv. Stefano Sbordoni che ha affermato: “È in corso un riordino del settore del gioco con l’emanazione del bando di gara per le nuove concessioni relative al gioco a online, le cui attuali concessioni scadranno il 31 dicembre di quest’anno. Il riordino previsto dalla delega fiscale riguarda vari comparti del settore, ciascuno con esigenze specifiche. La prima fase si concentra sul gioco online, ma per quanto riguarda i gestori è fondamentale spostare l’attenzione sul gioco fisico, che non è ancora stato oggetto di riordino. Il prossimo passo, attualmente solo accennato, sarà affrontare il riordino del gioco terrestre attraverso un confronto con gli enti locali in sede di Conferenza Stato-Regioni. È essenziale dare alla rete terrestre dei gestori una regolamentazione nazionale uniforme per garantire stabilità e certezza delle regole.”
Altro tema di cui si è parlato nella mattinata a Napoli è stato quello del difficile rapporto tra istituti bancari e operatori del gioco. Troppo spesso capita infatti, che le banche rifiutino di gestire i conti degli operatori legati al settore, per ragioni etiche.
A parlarne è stato il presidente del CNI, Gianmaria Chiodo, che ha detto: “Le banche si nascondono dietro a un presunto codice etico, che rappresenta la più grande falsità del momento. Mi rivolgo allo Stato: se ci obbligate a fare in modo che tutti i proventi del gioco passino attraverso sistemi tracciati, allora è necessario obbligare gli istituti di credito e porre fine a questa vergogna del cosiddetto codice etico. La ludopatia non deriva dall’eccessiva possibilità di giocare, e questo non lo dico io, ma si sviluppa a seguito di perdite significative. Nella mente del giocatore prevale l’idea di potersi rifare. Noi siamo sempre stati fornitori di intrattenimento, non di problemi sanitari. Eppure, fino a oggi siamo stati dipinti come i brutti, sporchi e cattivi del settore.”
“Il lavoro di sensibilizzazione sul gioco legale è fondamentale, perché dove manca il gioco legale si insinua quello illegale. È importante – ha detto Ettore Rosato (vice segretario nazionale di Azione) – che lo Stato e le rappresentanze di categoria sottolineino la necessità di una regolamentazione sempre più precisa. Dobbiamo avere il coraggio di affermare che il gioco legale non solo contribuisce alle casse dello Stato, ma è anche uno strumento essenziale per contrastare il gioco illegale, spesso controllato dalla criminalità organizzata. Serve una legge nazionale univoca che stabilisca con chiarezza i criteri per la collocazione dei luoghi di gioco, le distanze e gli orari. Le concessioni sono di competenza nazionale e, di conseguenza, anche la regolamentazione deve essere uniforme a livello nazionale.”
“Come Osservatorio regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo della Regione Campania, attivo dal 3 luglio 2023 – ha affermato Aniello Baselice (presidente dell’Osservatorio regionale sul D.G.A. Regione Campania) –, abbiamo avviato diverse linee di attività con obiettivi specifici. Tra questi, la formazione obbligatoria dei gestori e degli operatori, prevista dalla legge regionale del 2020, rappresenta uno degli elementi cardine. Siamo impegnati nel fornire linee di indirizzo affinché la formazione sia svolta in maniera capillare e omogenea su tutto il territorio campano. Attualmente stiamo lavorando alla definizione pratica di queste linee guida per l’attività formativa. L’obiettivo è garantire a ogni gestore e operatore le competenze necessarie per rispettare la normativa e, al tempo stesso, per essere in grado di supportare gli utenti con comportamenti problematici, offrendo un aiuto che possa includere anche un intervento socio-sanitario mirato.”
Presente all’evento anche l’avvocato AGSI esperto del settore giochi legali Domenico Laudadio che ha ricordato: “È fondamentale individuare un minimo comune denominatore tra tutte le parti coinvolte, basandosi su criteri di buon senso e cercando un compromesso che permetta a tutti gli operatori della filiera di lavorare nella certezza del diritto. Siamo tutti d’accordo sul fatto che una normazione chiara e uniforme non solo garantisca maggiore certezza legale, ma rappresenti anche un vantaggio per l’imprenditore, che in questo modo può muoversi all’interno di regole ben definite. Per arrivare a una normazione unitaria, è necessario riprendere il percorso volto a identificare le basi comuni per l’intervento normativo, concedendo tuttavia una limitata autonomia agli enti locali. La concertazione e l’unità del settore rappresentano, a mio avviso, le strade più efficaci per raggiungere questo obiettivo.”
L’obiettivo del convegno è stato quello di mettere in luce le contraddizioni normative che gravano sui gestori del gioco legale, proponendo soluzioni innovative per un riordino legislativo in grado di garantire maggiore tutela e sostenibilità. Con un ampio parterre di partecipanti e temi di stretta attualità, l’evento si configura come un appuntamento di grande importanza per il futuro di un settore strategico sia sul piano economico che sociale.
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