23 Novembre 2024 - 05:29

Nadef 2023: sui giochi prevista una revisione della disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi

Nel 2022, le entrate derivanti dal settore dei giochi sono state pari a oltre 11 miliardi di euro. ADM si è impegnata a sviluppare il sistema di monitoraggio dell’offerta di

04 Ottobre 2023

Nel 2022, le entrate derivanti dal settore dei giochi sono state pari a oltre 11 miliardi di euro. ADM si è impegnata a sviluppare il sistema di monitoraggio dell’offerta di gioco legale attraverso l’integrazione con i sistemi delle altre Autorità coinvolte; ciò al fine di verificare l’andamento dei volumi di gioco e la relativa distribuzione sul territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree più soggette al rischio di concentrazione di giocatori affetti dal disturbo da gioco d’azzardo. In questo ambito, il Co.P.Re.G.I. (Comitato Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale e la tutela dei minori), presieduto dal Direttore dell’Agenzia e composto dai rappresentanti di Vertice dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, nel 2022 ha deliberato l’esecuzione di una attività di controllo su 23 province finalizzati a verificare, in particolare, il rispetto delle norme a tutela dei minori, il possesso dei prescritti titoli autorizzatori relativi alle specifiche tipologie di gioco oggetto di ciascuna operazione di controllo.

E’ quanto riporta l’allegato relativo al Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2023 approvato dal Governo la scorsa settimana.

SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI IN MATERIA DI CONTRASTO ALL’EVASIONE TRIBUTARIA

 

Nel 2022, ADM ha registrato un gettito erario complessivo di circa 80 miliardi di euro, con una crescita che si attesta intorno al 9% rispetto al 2021.

I settori di Dogane e Giochi si rivelano trainanti per il 2022, registrando rispettivamente un incremento di gettito del 48% e del 33% rispetto al 2021.

In particolare, il numero di esercizi controllati nel 2022 per il settore Giochi è pari a 22.576. L’indice di presidio del territorio è pari al 22,18% e può essere definito come il rapporto tra il numero di esercizi controllati (per tutti gli ambiti del gioco) e il numero degli esercizi censiti sui sistemi ADM.

L’attività di contrasto all’evasione dell’imposizione del settore Giochi ha portato al recupero di 448,72 milioni di euro nel 2022. Nell’arco del triennio 2020-2022 si osserva una tendenziale riduzione del numero di sanzioni irrogate, fatto legato ad un crescente miglior presidio sul territorio da parte del personale dell’Agenzia.

 

Gli indirizzi del triennio 2023-2025 – Nella prospettiva del conseguimento dell’obiettivo di una strutturale riduzione del tax gap – che costituisce, tra l’altro, un impegno contenuto nel PNRR – la strategia per il contrasto all’evasione continuerà ad avvalersi di un approccio complessivo, implementando sia la leva degli strumenti di policy sia le azioni volte al miglioramento della performance dell’Amministrazione finanziaria.

Con riguardo alla prima, gli indirizzi programmatici del governo saranno improntati alla prosecuzione delle attività previste dall’attuazione del PNRR e prefigurate nel percorso di riforma complessiva del sistema fiscale, avviato con la legge delega 9 agosto 2023, n. 111.

Per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, laddove si prevede, tra l’altro, una revisione della disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, per una maggiore efficacia preventiva e repressiva della loro evasione o elusione e delle altre violazioni in materia (articolo 15).

 

Guardia di Finanza – L’attività di polizia tributaria e giudiziaria della Guardia di Finanza – si legge nella Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva – mira a perseguire gli illeciti fiscali più gravi e insidiosi per gli interessi erariali, quali le frodi all’IVA e alle accise, le indebite compensazioni, le frodi sulle cessioni dei crediti d’imposta, l’evasione fiscale internazionale, l’economia sommersa, i fenomeni interpositori, gli illeciti doganali, il gioco e le scommesse illegali.

Complessivamente, nel corso del 2022, il Corpo ha eseguito 55.683 interventi e 12.122 indagini di polizia giudiziaria sequestrando beni per un valore complessivo di oltre 2,4 miliardi di euro per reati tributari e 2,39 miliardi di crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti.

Il settore dei giochi e delle scommesse continua a registrare infiltrazioni della criminalità, che vede in questo comparto un veicolo per rafforzare il controllo del territorio e riciclare i proventi delle attività illecite “tradizionali” (estorsioni, usura, traffico di sostanze stupefacenti, ecc.). Le principali modalità di utilizzo del settore a fini di riciclaggio sono la gestione di società che prestano servizi di gioco, ubicate spesso in Paesi off-shore, e l’effettuazione diretta di operazioni di gioco.

Per quanto concerne le tradizionali metodologie di frode, oltre all’utilizzo di una “doppia scheda”, si registra sempre più di frequente il ricorso a software non autorizzati e l’utilizzo di piattaforme per la gestione “da remoto” degli apparecchi, sovente ubicate in Stati esteri. È emersa anche la proliferazione di punti di raccolta “misti”, centri legali che permettono di effettuare scommesse su circuiti illegali, e la diffusione di apparecchi terminali cosiddetti “totem”.

In questo quadro generale, la Guardia di Finanza adotta un approccio multidisciplinare, volto a verificare il corretto adempimento delle prescrizioni recate dalle vigenti disposizioni fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza, allo scopo di tutelare gli attori della filiera regolare del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia.

Nel 2022, i controlli e le indagini contro il gioco illegale e irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per oltre 7,1 milioni, di denunciare 310 soggetti, di scoprire 283 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 563 milioni di euro.

 

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