Nel bollettino di gennaio della Banca d’Italia lancia l’allarme: “Gli intermediari vanno invitati a valutare con attenzione i rischi e a considerare che in assenza di adeguati presidi e di
Nel bollettino di gennaio della Banca d’Italia lancia l’allarme: “Gli intermediari vanno invitati a valutare con attenzione i rischi e a considerare che in assenza di adeguati presidi e di un quadro legale certo circa la natura giuridica delle valute virtuali, quei rischi possono esporre a perdite e inficiare, di conseguenza, la consistenza del patrimonio di vigilanza e la stabilità stessa degli intermediari”.
In soldoni, il cyber-conio è sconsigliato! In questo modo la Banca d’Italia fa sue le posizioni già in precedenza espresse dall’Autorità bancaria europea (ABE) che in un suo documento del luglio 2014 (EBA OPINION ON VIRTUAL CURRENCIES) affermava che gli istituti finanziari “non dovrebbero acquistare, detenere o vendere” le monete virtuali. “A questo punto – ha chiesto l’europarlamentare di Ni Gianluca Buonanno – sorge spontanea una domanda alla Banca Centrale Europea: se EBA e Banca d’Italia lanciano un siffatto allarme sulle monete virtuali, perché non vietarle?”.
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