Durante la conferenza online del Progetto Arp9, coordinato dall’Anci Toscana e finalizzato al contrasto del gioco d’azzardo problematico, è intervenuta la Ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia Clinica CNR di Pisa, Sabrina Molinaro…
Durante la conferenza online del Progetto Arp9, coordinato dall’Anci Toscana e finalizzato al contrasto del gioco d’azzardo problematico, è intervenuta la Ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia Clinica CNR di Pisa, Sabrina Molinaro, che ha dichiarato: “Devo dire che in questi sei mesi in cui abbiamo cercato di creare un progetto omogeneo per tutto il territorio. È un progetto che fornirà informazioni importanti per quella che è l’idea dell’agorà, ovvero un progetto di integrazione di esperienze e dati. Il lavoro che stiamo cercando di fare è quello di ottimizzare tutto quello che è stato fatto finora, come il grosso sforzo che abbiamo chiesto alla Scuola Superiore Sant’Anna di definire gli indicatori per valutare l’efficacia degli interventi sui vari territori. Intanto un elemento che dobbiamo sottolineare è che per la prima volta il Dipartimento Politiche Antidroga, si è affacciato al mondo del tema comportamentale e di conseguenza, possiamo iniziare ad immaginare dei percorsi integrati per quanto riguarda questi servizi per i territori che si occupano di questi temi. Oggi siamo un po’ più legittimati a confrontarci con persone che hanno, ovviamente, problemi con il gioco d’azzardo, ma possono essere anche dipendenti da alcolici o altro”.
“I dati relativi alla raccolta sono diminuiti – continua Molinaro – ma di poco: nel 2019 sono stati raccolti 110 miliardi di euro, mentre nel 2020 la cifra è scesa a 80 miliardi di euro, nonostante per 7/8 mesi non c’era possibilità di giocare fisicamente. Tanti affermano che il gioco d’azzardo online è aumentato, ma la raccolta è aumentata di 4 miliardi di euro, cosa che accade dal 2016, quindi non c’è stata tuta questa gente che è passata all’online. Sono molto curiosa di vedere cosa succederà quando il gioco riaprirà, sicuramente molte persone torneranno a giocare, ma ci sono molte persone che possono aver capito il problema del giocare d’azzardo o altre che sono passate ad altre dipendenze. Molte volte il gioco d’azzardo è più un sintomo che la patologia stessa”.
PressGiochi
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