Sul gioco d’azzardo patologico (GAP) – dichiara Filippo Miraglia, vicepresidente nazionale Arci – la nostra associazione, negli ultimi mesi, è stata oggetto di polemiche strumentali, che potevano tuttavia trovare un
Sul gioco d’azzardo patologico (GAP) – dichiara Filippo Miraglia, vicepresidente nazionale Arci – la nostra associazione, negli ultimi mesi, è stata oggetto di polemiche strumentali, che potevano tuttavia trovare un fondamento nell’assenza di una nostra iniziativa di carattere unitario e nazionale.
Molti comitati, infatti, hanno avviato da tempo pratiche volte a monitorare e combattere il GAP, e a prendersi cura delle persone affette da questa patologia, anche con interventi di progressiva dismissione delle slot machine presenti in alcuni circoli.
Mancava un impegno visibile a livello nazionale. La nostra partecipazione alla campagna Mettiamoci in gioco è stata per un lungo periodo solo formale, senza un impegno diretto e un coinvolgimento della nostra associazione. Per raddrizzare questa situazione, nelle scorse settimane abbiamo realizzato un seminario informativo rivolto alla presidenza e a una rappresentanza ristretta dei comitati territoriali, individuando un nostro percorso condiviso, sempre all’interno della campagna Mettiamoci in gioco, che deve coinvolgere tutti i circoli Arci.
Un percorso che è stato discusso e approvato in presidenza e di cui è stato informato il consiglio nazionale nell’ultima sua riunione. Si tratta di un programma di interventi che fissa alcune iniziative territoriali con questi obiettivi specifici:
Per questo, abbiamo deciso di allegare al certificato di adesione all’Arci, che i quasi 5000 nostri circoli devono sottoscrivere, in occasione della nuova campagna di tesseramento che partirà in autunno, una lettera della presidenza nazionale che spiega il senso e i contenuti della campagna, chiedendo a tutti i presidenti e ai gruppi dirigenti della nostra base sociale un impegno straordinario contro il gioco d’azzardo patologico.
È dunque – conclude il vicepresidente – un impegno importante quello che tutti insieme ci siamo assunti e che rende chiaro quanto l’Arci abbia preso sul serio questa battaglia e come intende procedere per renderla operativa”.
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