“Occorre trovare una sintesi tra le esigenze degli Enti Locali e delle Regioni a cui – in assenza di una legislazione nazionale – abbiamo delegato per troppo tempo l’intervento sui
“Occorre trovare una sintesi tra le esigenze degli Enti Locali e delle Regioni a cui – in assenza di una legislazione nazionale – abbiamo delegato per troppo tempo l’intervento sui giochi a tutela della sicurezza e della salute pubblica e l’esigenza legalità. Contro il gioco illegale, invece, serve fare un approfondimento rispetto alla tracciabilità dei capitali delle società concessionarie e comunque di chi si occupa di gioco d’azzardo, nel senso che penso che su questo si debbano mettere in campo misure e strumenti non tradizionali se vogliamo davvero riuscire a costruire una barriera contro la penetrazione della criminalità organizzata nel gioco”.
Lo ha dichiarato Franco Mirabelli, presentatore del ddl sul riordino dei giochi pubblici prima della pausa estiva e lo ricorda oggi ripercorrendo il lavoro svolto nei primi sei mesi del 2015.
“Avere una normativa unica è un’esigenza importante e anche per questo credo sia utile che ci sia una normativa nazionale che regolamenti tutta la vicenda del gioco su tutto il territorio italiano. Dopo di che ci può comunque essere un ruolo delle Regioni e dei Comuni rispetto alla definizione delle regole sulla dislocazione dei locali o altro, però, credo che dal punto di vista autorizzativo ma anche da altri punti di vista diventi decisivo che ci sia una normativa chiara e nazionale.
Avere 20 normative diverse o addirittura di più sul territorio, infatti, consentirebbe di avere un quadro meno chiaro con meno certezze e, sappiamo bene, che quando è così poi è più facile che illecito e illegalità trovino il modo di penetrare da una parte o dall’altra”.
PressGiochi
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