24 Novembre 2024 - 06:57

Binetti al Mef: “No a omologhe per apparecchi di puro intrattenimento”

Il MEF intende rivedere la normativa per dettarne una più corretta che escluda il gioco di puro intrattenimento dalle categorie a cui si richiede una nuova omologa, un nuovo nullaosta

10 Novembre 2021

Il MEF intende rivedere la normativa per dettarne una più corretta che escluda il gioco di puro intrattenimento dalle categorie a cui si richiede una nuova omologa, un nuovo nullaosta e si impongono correttamente nuovi e più adeguati vincoli fiscali?

A chiederlo in Senato, come annunciato nei giorni scorsi, è la senatrice Paola Binetti che scrive:

“in base al “decreto regole tecniche” (determinazione direttoriale prot. n. 151294 del 18 maggio 2021 dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli), alla successiva determina del 1° giugno e alle relative circolari inerenti alle nuove regole tecniche per gli apparecchi di cui al comma 7 dell’articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto n. 773 del 1931, vengono sottoposti a certificazione onerosa giochi come i calciobalilla, carambole, biliardi, flipper, freccette e dondolanti per bambini senza vincita, come gli apparecchi di cui al comma 6 del medesimo articolo ovvero video-lottery e AWP o slot dei bar;

l’Agenzia ha quindi proceduto al riordino dei giochi senza vincita in denaro applicando norme equivalenti a quelle degli apparecchi a vincita e introducendo nuove regole tecniche per la produzione, importazione, verifica e gestione; a seguito della revisione normativa sono stati inclusi nel riordino anche i calciobalilla con gettoniera, i calciobalilla senza gettoniera con un utilizzo a tempo e le pool;

la norma prevede che tali giochi, destinati a luoghi pubblici, devono essere dotati di una certificazione rilasciata da un ente certificatore e del relativo nullaosta per la messa in distribuzione; nonostante le norme siano già entrate in vigore, non sono ancora state attivate le procedure e le piattaforme telematiche che consentono di attivare la procedura di omologa e quindi di fatto per gli esercenti non è possibile regolarizzare la loro posizione;

di conseguenza sono stati costretti a sospendere la vendita di calciobalilla destinati ai luoghi pubblici e tali prodotti possono essere venduti solo se destinati ad un uso domestico, con relativa dichiarazione riportata sui documenti di vendita;

attualmente risulta difficile preventivare i costi aggiuntivi da applicare in base alla norma prevista nel decreto 18 maggio 2021; dal 1° gennaio 2022 tutti i giochi senza vincita in denaro installati in bar, spiagge, sale giochi e qualsiasi altro luogo pubblico dovranno essere dotati di omologa, nullaosta di distribuzione e nullaosta di messa in esercizio, quest’ultimo da richiedere a cura del proprietario dell’apparecchio direttamente sulla piattaforma informatica dell’Agenzia ADM;

in conseguenza di ciò non sarà più possibile installare calciobalilla e altri giochi nei circoli e nei bar nonostante si tratti di giochi senza vincite in denaro e quindi non omologabili a giochi d’azzardo; la questione è diventata particolarmente spinosa proprio per le nuove omologazioni di tutti gli apparecchi da intrattenimento imposta dal nuovo decreto e dalla successiva normativa emanata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. L’industria del settore, in cui l’Italia ha una antica e consolidata leadership, ritiene che queste regole renderanno impossibile la sopravvivenza del mercato;

le nuove norme – continua l’esponente centrista -hanno suscitato sconcerto e indignazione tra gli addetti ai lavori e molti di loro hanno fatto ricorso al Presidente della Repubblica, chiedendo la sospensione e l’annullamento delle norme, ribadendo l’illegittimità di una regolamentazione che equipara comuni biliardi, calcio balilla, lettori di video e tracce musicali, flipper, eccetera agli apparecchi che distribuiscono vincite in danaro (AWP e VLT);

in concreto, si tratta del provvedimento dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli del 18 maggio 2021 adottato in pretesa attuazione dell’art. 104 del decreto-legge n. 104 del 2020, con cui sono state definite le regole tecniche per la produzione, importazione, verifica e gestione degli apparecchi di cui al citato comma 7 dell’articolo 110 del testo unico;

l’aspetto paradossale è che l’intenzione iniziale era quella di contrastare il proliferare del gioco d’azzardo e del gioco illegale e di incentivare il gioco di puro intrattenimento senza vincita, mentre ora proprio quest’ultimo risulta pesantemente penalizzato; sono i più innocui tra gli apparecchi di puro intrattenimento quali flipper, calciobalilla, carambole, biliardi, gioco dei dardi, videogiochi di puro intrattenimento e kiddieride (dondolini e giostrine);

a parere dell’interrogante con questa norma invece di colpire il gioco d’azzardo o il gioco illegale si va a colpire il gioco di puro intrattenimento, disincentivando ulteriormente questa attività ludica, sana e di aggregazione sia per i giovani che per i meno giovani; e di conseguenza si vanno a colpire migliaia di attività che si vedranno costrette ad abbandonare questo settore;

peraltro esiste una dichiarazione della Commissione europea, per la quale “I giochi di abilità o da intrattenimento o gli apparecchi da gioco che non distribuiscono premi o che distribuiscono premi solo nella forma di giochi gratuiti non rientrano nell’esclusione delle attività di azzardo” conclude.

 

PressGiochi

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