25 Novembre 2024 - 05:51

MIND THE GAP 2.0. Faggiani (Anci): “Enti locali possono monitorare l’offerta di gioco realizzata sul proprio territorio. Gli operatori dovrebbero essere più coinvolti sulla prevenzione”

I regolamenti comunali vanno realizzati coinvolgendo tutte le parti interessate comprese le rappresentanze del settore giochi.

08 Giugno 2021

Si è tenuto questo pomeriggio l’evento promosso nell’ambito del progetto MIND THE GAP 2.0 dal Consorzio Consolida per discutere su aggiornamenti normativi e strumenti a supporto delle azioni di prevenzione al gioco d’azzardo patologico da parte degli enti locali al quale ha preso parte Domenico Faggiani Coordinatore tavolo nazionale ANCI sulle problematiche del gioco pubblico e membro dell’Osservatorio Regione Lazio sul fenomeno gioco d’azzardo.

“Mi occupo di problematiche relative al gioco d’azzardo da alcuni anni – ha esordito Faggiani nella sua introduzione -. Sono state molte nel tempo le iniziative realizzate tra le quali l’applicativo Smart. Mi rendo perfettamente conto dei problemi che affrontano gli amministratori locali sul tema giochi, sia grazie alla mia esperienza come sindaco che in AAMS. Quella dei giochi è una materia poco conosciuta che negli ultimi 20 anni è stata oggetto di una vera rivoluzione. Negli anni 2000 c’erano poche regole e mal rispettate. C’erano i famosi videopoker, illegali che non facevano entrare risorse allo Stato, per non parlare di circoli, scommesse illegali e totonero. La regolamentazione portò regole per tutelare i cittadini e garantire entrate erariali.

Ora, dopo quasi 20 anni dall’avvio di quel processo, constatiamo una eccessiva espansione del gioco e la diffusione di problemi di gioco patologico. Sul fronte dell’offerta qualcosa si è fatto. Le AWP, slot machine, sono state ridotte nel 2018 fino ad arrivare a 260mila apparecchi sul territorio. Per le VLT, sono state oggetto di una serie di regole tecniche per individuare il soggetto che gioca. Interventi che però hanno riguardato solo alcuni tipi di gioco, invece c’è la necessità di riordinare tutta la materia. Molte concessioni sono in scadenza e va riordinata tutta la materia in un codice di gioco che riordini e riqualifichi tutta l’offerta di gioco. Serve attività di prevenzione con educazione e attività di prevenzione soprattutto nelle scuole per prevenire il gioco d’azzardo patologico.

Ove occorre serve una attività di informazione al personale docente soprattutto per il gioco a distanza. Ci occupiamo soprattutto di gioco fisico ma va tenuta in considerazione la grande crescita di giochi online e videogiochi. Videogiochi, molti dei quali hanno modalità di gioco simili al gioco d’azzardo. Oppure l’acquisto delle loot box. Micro transazioni che portano in realtà spese elevate.

E’ importante fare formazione anche da parte degli operatori del gioco che potrebbero dare il loro contributo, anche in tema di prevenzione, ma purtroppo è prevista in pochissime leggi e attuata in poche realtà.

Dobbiamo usare tutte le possibilità offerte dalla tecnologia, come la sostituzione delle Awp con le AWP-R, come la trasmissione di tutte le informazioni del gioco, in gradi di inviare al giocatore messaggi di alert, escludere i soggetti autoesclusi o apparecchi che segnalano il denaro speso. Occorre un incremento delle risorse per i servizi prelevando risorse dalle entrate provenienti dal settore giochi.

Molto spesso chi è affetto da gioco d’azzardo è affetto anche da altre dipendenze per questo credo sia corretto parlare di dipendenze al plurale.

Serve coordinamento e coinvolgimento anche degli enti locali. Serve una armonizzazione anche delle norme a livello europeo.

Risorse ai comuni per permettere loro di svolgere a pieno i compiti di tutela del cittadino loro assegnati. Se i proventi dell’illegale sono stimati tra gli 8 e i 10 mld di euro. Un maggior contrasto all’illegale permetterebbe il recupero di queste risorse. Occorre ripartire dall’Intesa del settembre 2017 tra Stato e Regioni per approdare ad un testo unico il più largamente condiviso.

L’offerta del gioco dovrebbe essere contingentata anche all’interno del territorio. Credo si possa arrivare anche in tempi rapidi ad un riordino della materia. I singoli sindaci devono attivarsi per richiedere l’applicazione Smart e coinvolgere la polizia locale per le relative attività di formazione.

 

Sul territorio cosa si può fare? Conoscere quello che accade sul proprio comune. Abbiamo due strumenti per monitorare la situazione: il Libro Blu sui dati sul giocato e l’applicativo SMART.

Il Libro Blu è uno strumento importante perchè contiene dati per ogni tipo di gioco. Per avere un’idea, possiamo notare i dati del Comune di Lecco relativi al 2019. Molto importanti sono i dati relativi al settore dell’online, che dal 2017 al 2019 per quanto riguarda la raccolta ha raggiunto i 36 milioni di euro, un incremento del 34% rispetto a due anni prima. Un altro strumento molto importante, realizzato da SOGEI per conto di ADM, è l’applicativo denominato SMART, dove è possibile visualizzare una serie di dati sia “sulla carta” che attraverso le mappe di calore e con il quale si possono segnalare anche eventuali anomalie.

Vediamo come funziona:

  • nella parte sinistra del menù possiamo visualizzare il territorio che ci interessa e nella parte destra ci sono i dati che lo riguardano;
  • la prima funzione è quella dei volumi di gioco, che evidenzia sul lato destro i dati e al centro, attraverso una heat map, ci fa capire l’intensità dei dati
  • selezionare i punti di interesse; sia pubblici che privati ed in seguito visualizzarli sulla mappa con tutti i dati relativi

Ci sono anche strumenti specifici:

  • cerchio di contenimento: che ci consente di vedere tutti i punti di gioco che nel cerchio di riferimento e per ogni locale possiamo analizzare i dati che riguardano i tipi di gioco o magari le fasce orarie;
  • stella delle distanze: selezionando due punti, per esempio una scuola e un locale di gioco, possiamo calcolare la distanza tra di esse;
  • cerca punto di interesse: con il quale posso trovare qualsiasi locale di gioco tramite l’indirizzo

La modalità per accedere a SMART è semplice, basta inviare una PEC all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli o a SOGEI contenete la richiesta per l’abilitazione del rappresentante legale, con allegato un file excel con le istruzioni ricevute.

 

Regolamenti comunali e limiti orari. Come devono muoversi i sindaci?

Ritengo che gli orari di gioco debbano essere stabiliti a livello regionale anche se in casi esclusivi andrebbe concessa la possibilità di un Comune di intervenire in maniera più restrittiva.

Alcune regioni ultimamente hanno stabilito delle legge regionali. In attesa di una riforma – continua Faggiani – è necessario operare a livello più ampio del singolo comune. In questi giorni, il Tar Lombardia ha annullato alcune ordinanze nella zona di Bergamo e Treviso. Il rischio di essere contraddetti c’è.
E’ necessario confrontarsi con ADM. L’intesa Stato Regioni, mai diventata legge è comunque stata sottoscritta. ADM va coinvolta perché poi è un ente controllore.
Altro passaggio importante da non trascurare è quella di coinvolgere tutte le parti comprese le rappresentanze del settore giochi. Il Tar Lombardia ci dice proprio che è necessario trovare equilibrio tra le parti per non annullare gli effetti economici delle concessioni. Serve trovare un equilibrio di tutte le parti in causa per evitare possibili contenziosi.
Sul fronte dei controlli e delle sanzioni, servono operazioni congiunte con chi conosce la materia. Non lasciare la polizia locale sola. Per questo credo sia importante l’attività di formazione della Polizia.

 

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