Maurizio Guerra è il nuovo responsabile degli Skill Games di casa Microgame, il provider italiano che grazie alle decine di concessionari forniti dei suoi prodotti anima il People’s Network. Classe
Maurizio Guerra è il nuovo responsabile degli Skill Games di casa Microgame, il provider italiano che grazie alle decine di concessionari forniti dei suoi prodotti anima il People’s Network.
Classe ’76, pugliese di origine ed oggi di stanza ad Imola, Maurizio Guerra ha una lunga esperienza nel settore del gaming avendo rivestito ruoli di primo piano sia come player che come responsabile ed organizzatore.
Alla vigilia del suo nuovo impegno gli abbiamo chiesto le linee guida che pensa di adottare, partendo da una breve autopresentazione.
Presentazione – Dopo la laurea in economia e commercio ho passato alcuni anni nel settore tabacco, lavorando come trade marketing business promoter per due delle principali Multinazionali del settore. Ad un certo punto ho deciso però di cambiare completamente la mia vita ed aiutato anche da una buona dose di fortuna ho deciso di provare la carriera di giocatore professionista, sicuramente l’esperienza professionale più ricca di emozioni che ho provato fino ad oggi. Anche se mi sono sempre considerato principalmente un giocatore On Line nel mio palmares ho anche risultati Live, come una vittoria nel campionato europeo di Baden del 2010, una vittoria all’open di San Marino oltre a vari piazzamenti a premio nei principali circuti Wpt, Wsop, PPT e IPT. Oltre l’aspetto agonistico ho sempre amato il lato analitico e teorico del gioco ed ho contribuito alla sua diffusione didattica pubblicando numerosi articoli nelle principali riviste di settore ed ho collaborato alla stesura del libro “Il nuovo Poker” dell’amico Flavio Ferrari Zumbini.
Nel 2012 ho deciso di abbandonare il professionismo e di utilizzare la mia formazione e la mia esperienza nel Business collaborando con alcune delle principali aziende del settore.
Che progetti hai per l’azienda Microgame?
Le nostre priorità sono due: la sicurezza del giocatore ed il suo divertimento. Voglio portare tutto il mio bagaglio di esperienza per contribuire a garantire l’esperienza di gioco sul People’s Poker sicura al 100%. Ma tutto questo senza dimenticare che il Poker è prima di tutto un gioco ed in quanto tale deve divertire ed intrattenere. Pertanto ci saranno sicuramente dei cambiamenti sia riguardo i palinsesti del network che le strategie promozionali.
Per me sarà fondamentale ascoltare l’opinione e i suggerimenti sia dei nostri giocatori che dei nostri partner e colgo l’occasione per ricordare che sono sempre disponibile via facebook (ndr, a tal proposito abbiamo utilizzato la foto del suo profilo facebook) o via mail all’indirizzo: maurizio.guerra@microgame.it. Non posso garantire di rispondere a tutti ma assicuro che tutti saranno letti.
Come pensi si possa risollevare il poker in Italia?
Nel 2011 ho deciso di abbandonare la mia carriera di giocatore professionista nonostante fosse stato il mio miglior anno in termini di profitto. Le ragioni che mi portarono a quella scelta furono dettate dalla convinzione che il modello di business proposto dalle poker room non potesse essere sostenibile nel medio periodo. Le mie previsioni furono formulate in uno dei migliori anni del poker on line e purtroppo sono state verificate.
A mio parere l’errore di fondo è stato quello di promuovere per anni la cultura del Poker come gioco per professionisti piuttosto che come un gioco per tutti. Su questo equivoco sono state basate le scelte degli operatori e in questa direzione si sono diretti gli investimenti promozionali e commerciali. Fino a quando il poker ha vissuto tassi di crescita annuali a due cifre le incongruenze del modello erano mascherate dall’innesto continuo di nuova liquidità , ma nel momento in cui la crescita si è assestata l’ecosistema poker così come era stato modellato ha mostrato tutti i suoi limiti.
Penso a limiti di gioco molto più alti rispetto alla capacità di spesa media dei giocatori, a tanti tornei che durano troppo , a promozioni dedicate solo a chi può permettersi di giocare a tempo pieno e a tanti altri elementi troppo orientati al professionista piuttosto che all’uomo comune. E’ un modello che contraddice sé stesso, dato che la nascita del poker on line come fenomeno di massa è unanimemente riconosciuta con la favola di Moneymaker, l’uomo che con un satellite da pochi dollari ha vinto il torneo più importante del mondo.
In Microgame vogliamo rimettere al centro della nostra offerta il giocatore comune: siamo l’unica società italiana che promuove il suo circuito di eventi Live, il People’s Poker Tour, interamente organizzato dalla nostra azienda. Abbiamo un sistema di satelliti on line che garantisce centinaia di pacchetti con una spesa massima di 15 euro grazie al quale abbiamo regalato emozioni a tantissimi giocatori: penso ad Emanuele Lovascio che ha vinto la prima tappa di quest’anno qualificandosi grazie ad uno dei nostri satelliti. Abbiamo una ricchissima offerta di tornei giornalieri per tutte le tasche e garantiamo la partecipazione a numerosissimi giocatori, partendo anche da zero euro di spesa.
Se c’è una strada per risollevare il poker in Italia siamo convinti che sia questa ed il People’s Poker sarà protagonista di questa rinascita.
PressGiochi
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