E’ una Macao in piena fase di trasformazione “culturale” quella che emerge dai panel tenutisi in questi giorni nell’ambito dell’MGS Entertainment Show, ospitato dal Galaxy International Convention Center (GICC). C’è
E’ una Macao in piena fase di trasformazione “culturale” quella che emerge dai panel tenutisi in questi giorni nell’ambito dell’MGS Entertainment Show, ospitato dal Galaxy International Convention Center (GICC).
C’è chi afferma – come Kevin Kelley, direttore operativo (COO) di Galaxy Entertainment Macau – che i fasti del gambling sui tavoli VIP non torneranno mai più, ma al tempo stesso vede un buon futuro per le macchine elettroniche (EGM). Non si tratta solo di un ribaltamento del fronte commerciale, ma anche di mentalità. Visto che le autorità governative di Macau hanno espressamente chiesto ai 6 concessionari di casino di implementare le attività di intrattenimento, al fine di attirare più turisti, il gioco da tavolo – di gran lunga preferito dai giocatori hard core, tanto da costituire il 70% del GGR di Macau – dovrà gradatamente lasciare il posto agli EGM, che sono alla portata di tutti e particolarmente apprezzati dai giovani.
E’ vero che in tutta la regione sono ammesse non più di 12mila macchine, ma sarà necessario lo sforzo comune di tutte le parti in causa per far si che i giochi elettronici si impongano sul mercato locale. Del resto, questa è l’unica strada percorribile. Ora che la nuova legge anti-junket di Macao e la legge sulla sicurezza in Cina sono saldamente in vigore, ha aggiunto Kelley, bisogna cominciare a ragionare diversamente, Questa è una sfida che deve essere colta innanzitutto dai produttori presenti all’MGS Entertainment Show. “E state tranquilli, se voi sarete in grado di produrre giochi che funzionano, tutti noi operatori di gioco li compreremo”.
Il COO di Galaxy ha poi evidenziato che a Macau è già cominciata la crescita delle attività non legate al gioco, tra cui riunioni, incentivi, conferenze ed esposizioni (MICE), nonché come concerti e altri intrattenimenti. Dopo il lancio quest’anno del GICC presso il resort Galaxy Macau a Cotai, Galaxy Entertainment ospiterà l’anno prossimo “oltre 50 importanti serate di concerti e 250 eventi MICE”, ha puntualizzato Kelley.
Secondo Frank McFadden, direttore operativo per il gioco e l’ospitalità presso SJM Resorts SA, gli investimenti miliardari che i 6 concessionari andranno a compiere per attività non legate al gioco, non basteranno se non sarà creato un “ecosistema che garantisca un’esperienza armoniosa” ai visitatori internazionali. “Tutti gli attori, dai fornitori di servizi, ai trasporti, agli operatori e al governo, devono lavorare insieme per garantire che l’ecosistema funzioni e offra un’esperienza memorabile. Ma se una delle parti non funziona, l’intero ecosistema non funzionerà, nonostante gli sforzi individuali”.
Per capire esattamente di cosa stiamo parlando, bisogna dire che i concessionari di Macao – le cui concessioni decennali sono partite il 1° gennaio scorso – si sono complessivamente impegnati a investire 118,8 miliardi di MOP (14,9 miliardi di dollari) nel periodo indicato, di cui circa il 91,5% – o 108,7 miliardi di MOP – sarà destinato a iniziative non legate al gioco. Più precisamente, la spesa non legata al gioco dovrà aumentare del 20% l’anno successivo, una volta che il GGR di Macao supererà i 180 miliardi di dollari MOP. Ma il capo del Governo di Macao, Ho Iat Seng, ha dichiarato ai media durante una sessione di domande e risposte che è altamente improbabile che i ricavi lordi dei giochi della città raggiungano i 180 miliardi di dollari mop (22,4 miliardi di dollari) quest’anno, quota che dovrebbe far scattare anche delle agevolazioni fiscali per gli operatori.
In proposito, il presidente e direttore operativo di MGM Cina, Hubert Wang, ritiene che i dovrebbero evitare investimenti “ripetitivi” e concentrarsi invece sulla creazione di un posizionamento unico se vogliono ottenere reali benefici dalla loro spesa obbligatoria non legata al gioco. Interrogato sull’importo complessivo di 108,7 miliardi di MOP$ (13,6 miliardi di dollari USA), Wang ha detto: “Penso che l’investimento sia influenzato dal ‘principio di Pareto’ secondo cui solo il 20% dell’investimento produrrà l’80% dell’impatto. Cerchiamo sempre quel 20% nei nostri investimenti”.
Su come i concessionari distribuiranno le loro spese non legate al gioco, Wang ha aggiunto: “I nostri macro investimenti sono già noti e non diminuiranno, ma è necessario un micro aggiustamento per prestare attenzione ai futuri cambiamenti dei turisti. Penso che i concessionari di Macao dovrebbero evitare investimenti ripetitivi. Alcuni si concentreranno maggiormente sui concerti e altri si concentreranno sulle arti, ma dovremmo provare a integrare le rispettive offerte.”
Riguardo ai concerti, il presidente e direttore esecutivo di Sands China, Wilfred Wong, ha affermato che questi potrebbero svolgere un ruolo vitale nel guidare l’economia della città, anche se la loro redditività diretta fosse minima.
Tuttavia, con il governo che spinge affinché i concessionari utilizzino i loro investimenti futuri per aiutare a far crescere il turismo internazionale, il direttore operativo di SJM – Gaming and Hospitality, Frank McFadden, ha affermato che non dovrebbe spettare agli operatori da soli assumersi l’onere. Ha invece chiesto lo sviluppo di un “ecosistema dell’esperienza dei visitatori” al fine di rimuovere gli ostacoli inutili all’attrazione dei turisti internazionali. Nello specifico ha indicato questioni come il traffico caotico, la mancanza di un servizio di taxi affidabile e l’assenza di posti in business class sui voli diretti a Macao come elementio chiave per il futuro.
McFadden ha anche commentato quella che alcuni hanno definito la “fuga dei cervelli” da Macao, con molti alti dirigenti stranieri che se ne sono andati durante gli anni della pandemia. A suo avviso, portare alcuni talenti stranieri è stato vitale per garantire che i tecnici del posto siano formati e guidati a lungo termine, aggiungendo che SJM ha già assunto un certo numero di stranieri per ricoprire posizioni qualificate.
Wang ha aggiunto: “Molti manager della MGM sono gente del posto, ma la gente del posto ha bisogno di essere formata. “In quanto città turistica internazionale, è importante che Macao sia aperta a tutti i tipi di persone… qualsiasi talento che possa aiutare Macao dovrebbe essere il benvenuto.”
Wong ha fatto presente che: “Il 93% del management di Sands China è locale, ma ci sarà sempre bisogno di talenti esterni, soprattutto ora con l’aumento degli elementi non legati al gioco.
Hubert Wang, presidente e direttore operativo di MGM China Holdings Ltd, ha suggerito durante la sessione del panel che gli operatori dovranno “modificare e adattare” il modo in cui effettuano i rispettivi investimenti durante le loro concessioni decennali. Ciò per “accettare eventuali nuove tendenze, sfide e opportunità” che potrebbero emergere durante quel periodo, ha affermato. “Macao sta andando abbastanza bene dalla fine della pandemia”, ha detto, aggiungendo che gli operatori sono in linea con gli sforzi del governo di Macao per diversificare l’economia della città, in particolare offrendo più elementi non di gioco.
Per quanto riguarda l’ospitalità, Wilfred Wong ha affermato che aumentare la durata dei pernottamenti sarebbe un elemento essenziale per rilanciare l’industria del turismo della città. “Abbiamo aggiornato la nostra offerta con nuovi prodotti per le camere presso il complesso Londoner Macao, e abbiamo notato che ora il numero medio di notti per i visitatori stranieri è superiore al periodo precedente”. Il dirigente ha inoltre affermato che Sands China conta circa 80 dipendenti negli uffici di otto diversi mercati, tra cui Corea del Sud, Giappone e Hong Kong, per promuovere Macao come destinazione turistica e invogliare i visitatori a trascorrere più tempo qui.
Durante il panel, Craig Jeffrey Fullalove, direttore finanziario e direttore amministrativo di Wynn Macau Ltd, ha osservato che tali investimenti tengono conto anche del “cambiamento significativo nel mercato” in termini di clienti “più giovani e benestanti”. “Per noi, si tratta di concentrarci su quei progetti di capitale che diano un ritorno dell’investimento in un periodo di tempo prolungato, attraverso elementi non di gioco che porteranno un numero significativo di visitatori e visite alle nostre proprietà.”
Del resto, come sostiene Buddy Lam Chi Seng, vicepresidente esecutivo per l’ufficio aziendale di Galaxy Entertainment Group Ltd, “sebbene il ritorno sull’investimento per i progetti non legati al gioco non sia così elevato come nel segmento dei giochi, potrebbe attrarre clienti sempre più diversi, che alla fine rimarranno più a lungo in città e contribuiranno alla crescita del mercato turistico di Macao”.
Un esempio è stato l’ospitare concerti a Macao, che sono stati una “parte cruciale” della strategia per attirare clienti specifici, come quelli di Hong Kong. Infatti, “circa il 40% dei visitatori nel periodo post-pandemia ha un’età compresa tra i 25 e i 40 anni, a cui piace esplorare una nuova destinazione e godere di un’offerta più diversificata”.
Raymond Lo, vicepresidente senior e direttore generale delle proprietà di Altira Macau e Mocha Clubs, presso Melco Resorts & Entertainment Ltd, ha affermato che: “Abbiamo ampliato i nostri uffici vendite in vari mercati e adattato le strategie di marketing, supportati dal lancio di prodotti e offerte innovativi per soddisfare gli interessi delle generazioni più giovani”.
Tornando ai casino, e a quanto si diceva sulle EGM, nel momento in cui i casinò si stanno evolvendo man mano che i profili degli utenti diventano più giovani e le preferenze dei consumatori cambiano da una generazione all’altra, i fornitori di macchine da gioco potrebbero trarre vantaggio da questo cambiamento del mercato, poiché si rivolgono a un gruppo demografico di persone cresciute con sofisticate esperienze di videogiochi.
“Quando parli con gli operatori asiatici, sembra che i clienti siano di circa cinque o sei anni più giovani di quanto il mercato avesse sperimentato in precedenza, ma questo è molto coerente con ciò che sta accadendo nel mondo occidentale “, ha affermato Lloyd Robson, direttore generale per l’Asia di Aristocrat Gaming. “Quindi, i casinò sembrano essere davvero in competizione per un altro segmento demografico, che predilige i giochi elettronici”.
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