“Siamo tutti concordi – sia operatori che produttori – sul fatto che l’offerta del gioco vada razionalizzata, accettiamo e condividiamo anche quelle che erano le indicazioni della finanziaria 2016, quindi
“Siamo tutti concordi – sia operatori che produttori – sul fatto che l’offerta del gioco vada razionalizzata, accettiamo e condividiamo anche quelle che erano le indicazioni della finanziaria 2016, quindi una riduzione ci deve essere ma attenzione a come viene attuata”.
Lo dichiara Roberto Mazzucato di Acmi intervenendo in merito alle varie proposte circolanti in questi giorni sul riordino del settore giochi ed in particolare degli apparecchi da intrattenimento.
Per Mazzucato, “Non deve essere una riduzione indistinta dell’offerta ma vanno rispettate tutte le categorie. Oggi i proclami son fatti ma attenzione alle varie ricadute e alle conseguenze che una linea politica proibizionista potrebbe comportare e attenzione a rilegare il gioco solo in alcuni punti a discapito di altri.
E’ un mercato complesso quello del gioco con delle problematiche sociali che devono esser tenute conto sostanzialmente dal Governo. Anche noi, come parte della filiera, abbiamo un senso di responsabilità ma dobbiamo ammettere che certi proclami fanno maggior danno; non è facendo proibizionismo che risolviamo l’eventuale problema; forse lo amplifichiamo.
Il lavoro fatto sul mercato in questi anni da parte del Governo, dell’amministrazione pubblica e del settore, un lavoro egregio, che ha riportato alla legalità un intero settore, deve essere rispettato. Negli ultimi 12 anni, il settore ha fatto uno sforzo enorme ed oggi è necessario rispettare tutte le posizioni pur nell’ottica di razionalizzare e ridurre l’offerta di gioco.
Un’offerta che in Italia ha delle caratteristiche e peculiarità con prodotti posizionati in maniera diversa perché rispondono a diverse richieste e gusti della domanda, quello in cui si è esagerato è la numerosità degli apparecchi, sia in termini di Vlt che Awp. Confinare e ghettizzare il gioco solo in alcuni posti non è la soluzione. Per questo tipo di scelte serve anche la mentalità culturale adatta. Il problema che resta nel nostro Paese è che c’è troppa offerta sul fronte di tutti i giochi, un eccesso che non conduce ad un mercato sano o ad una maggiore redditività per le aziende.
Ridurre l’offerta o tornare al vecchio contingentamento potrebbe essere una soluzione condivisa da tutti, occorre poi individuare i luoghi con una norma unica per tutti, per andare incontro anche alle esigenze delle amministrazioni comunali che oggi intervengono in maniera disomogenea.
Evoluzione tecnologica dei prodotti – Serve anche – conclude Mazzucato – un intervento sul fronte delle norme di produzione: il settore attende di capire quale sarà l’evoluzione tecnologica dei prodotti. Abbiamo un prodotto tecnicamente obsoleto, le regole tecniche che guidano la costruzione e progettazione dei nostri prodotti risalgono al 2007. Nonostante gli aggiornamenti intervenuti negli anni, il modello tecnico e di sicurezza è vecchio rispetto all’evoluzione tecnologica attuale.
PressGiochi