Match fixing: ITIA mette al bando tre arbitri tunisini
L’Agenzia internazionale per l’integrità del tennis (ITIA) ha confermato che tre arbitri tunisini sono stati banditi dallo sport dopo essere stati giudicati colpevoli di accuse di partite truccate. Majd Affi,
12 Luglio 2022
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L’Agenzia internazionale per l’integrità del tennis (ITIA) ha confermato che tre arbitri tunisini sono stati banditi dallo sport dopo essere stati giudicati colpevoli di accuse di partite truccate.
Majd Affi, arbitro della sedia con badge verde, è stato bandito per 20 anni dopo essere stato ritenuto colpevole di 12 accuse relative a eventi tra il 2017 e il 2020. Mohamed Ghassen Snene, anche lui arbitro della sedia con badge verde, e Abderahim Gharsallah, arbitro della sedia con badge bianco , sono stati banditi per sette anni ciascuno, dopo essere stati giudicati colpevoli di quattro accuse relative a un evento in Tunisia nel 2020.
Le accuse relative agli arbitri che manipolavano i punteggi inseriti nei loro dispositivi elettronici di punteggio, che non riflettevano i punteggi effettivi sul campo. I casi sono stati esaminati da Jane Mulcahy, responsabile dell’audizione anticorruzione (AHO) indipendente, e le sanzioni significano che le persone non saranno più in grado di arbitrare in qualsiasi evento di tennis autorizzato o sanzionato da qualsiasi organo di governo del tennis internazionale o associazione nazionale per la durata dei loro divieti.