Il Movimento 5 stelle chiede al Ministero dell’istruzione e ricerca di diramare specifiche linee guida agli istituti scolastici volte a promuovere progetti educativi che evidenzino i grandi rischi connessi alla fruizione del gioco d’azzardo. Marzana, Gallo, Battelli e altri del movimento stellato chiedono al ministero quali
Il Movimento 5 stelle chiede al Ministero dell’istruzione e ricerca di diramare specifiche linee guida agli istituti scolastici volte a promuovere progetti educativi che evidenzino i grandi rischi connessi alla fruizione del gioco d’azzardo. Marzana, Gallo, Battelli e altri del movimento stellato chiedono al ministero quali siano le iniziative che si intende assumere per una maggiore tutela dei giovani e delle altre persone vulnerabili o potenzialmente tali, al fine della sensibilizzazione circa i rischi collegati al gioco d’azzardo.
“Nel 2010, – spiega Maria Marzana – Antonio Tagliaferri, direttore dei giochi, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in una intervista al quotidiano Repubblica dichiarò che: «I Monopoli stanno portando avanti il programma “Giovani e Gioco” per affrontare i problemi delle dipendenze e della compulsività da gaming»; una iniziativa costata 100 mila euro, che ha coinvolto 15 principali città italiane, per un totale di 70 mila contatti; Raffaele Ferrara, direttore generale dei Monopoli parlava di «investimento culturale», di potenziare il progetto coinvolgendo addirittura le fasce dei minori più piccoli; è inverosimile che progetti di prevenzione al gioco d’azzardo indirizzati a fasce giovanili, nonché di minori più piccoli, siano gestiti da operatori che detengono palesi interessi di promozione e profitto nell’ambito.
Occorre registrare che in Italia – continua l’onorevole – l’offerta di giochi d’azzardo (slot machine, videopoker, lotto, supernenalotto, gratta e vinci, scommesse sportive) è in continuo aumento ed è sempre più diversificata, tanto che quella che in passato era un’abitudine riguardante una ristretta fascia di persone è, di fatto, divenuta una pratica che interessa ogni strato sociale; dai dati registrati, emerge una preoccupante crescita, anche tra gli adolescenti, della fruizione di gioco d’azzardo: sono un milione il numero di studenti che hanno riferito, nel 2012, di aver puntato denaro sui giochi.
Il comma 5-bis dell’articolo 7 del decreto-legge n. 158 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 189 del 2012 comunemente denominato «decreto salute» o «decreto Balduzzi», stabilisce: «Il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca segnala agli istituti di istruzione primaria e secondaria la valenza educativa del tema del gioco responsabile affinché gli istituti, nell’ambito della propria autonomia, possano predisporre iniziative didattiche volte a rappresentare agli studenti il senso autentico del gioco ed i potenziali rischi connessi all’abuso o all’errata percezione del medesimo». Diventa quindi fondamentale affrontare la problematica del gioco d’azzardo all’interno delle scuole, luoghi formativi ed educativi per antonomasia, attraverso progetti di prevenzione rivolti ad una presa di coscienza reale su questa diffusa forma di dipendenza; le istituzioni scolastiche non devono e non possono, prestarsi a quelli che secondo gli interroganti sono progetti controversi o subdole forme di formazione come il suddetto progetto « gioco lecito», dovendo al contrario sostenere, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero della salute e le Asl territoriali, progetti gestiti da personale qualificato e impegnato”.
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