In queste giornate di lockdown, le varie imprese del settore del gaming fremono per sapere quando sarà data loro la possibilità di riaprire i battenti, pur nel rispetto dei nuovi
In queste giornate di lockdown, le varie imprese del settore del gaming fremono per sapere quando sarà data loro la possibilità di riaprire i battenti, pur nel rispetto dei nuovi limiti che verranno stabiliti dall’Esecitivo, come limiti distanziometrici, ferre norme igienico-sanitarie e divisione in fasce orarie.
Va tuttavia evidenziato che, anche se il settore del gioco, lotterie e scommesse è stato inizialmente associato alla categoria con rischio ‘assembramento’ medio-alto, che quindi dovrà attendere più tempo per la riapertura, all’interno della filiera ci sono realtà estremamente diversificate che vanno dal gioco offerto nel bar/tabacchi alla sala dedicata e alla sala bingo, dove i luoghi sono molto più ampi e sarebbe molto più facile garantire i requisiti di igiene e di distanza.
Ma cosa potrà aspettarsi il mondo delle sale bingo che in genere riunisce le location più grandi e che si divide tra l’offerta di bingo e apparecchi da gioco?
“La nostra associazione – ci ha risposto il presidente di Federbingo Italo Marcotti – ha incaricato degli esperti in materia di lavoro in collaborazione con degli epidemiologici i quali stanno redigendo un documento al fine di comprendere quali iniziative dovranno essere attuate al fine di tutelare la salute delle maestranze di sala e dei clienti giocatori. Il Bingo è come iter produttivo molto vicino alla ristorazione, parliamo di tavoli rotondi da 8 persone e di venditori che si recano al tavolo esattamente come i camerieri.
E’ da sottolineare – continua Marcotti – che le sale Bingo hanno inoltre a loro vantaggio, rispetto ai ristoranti, il coefficiente minimo di occupazione del suolo imposto per banda ad almeno 1,5 mq ad avventore il che rende il problema distanziometrico meno pressante che nei locali di ristorazione. Il nostro impegno oggi è profuso nella ricerca delle condizioni igienico-sanitarie per poter richiedere di tornare operativi nel massimo della sicurezza. Rimane l’incognita dell’andamento dell’infezione ma purtroppo non è un fattore da noi determinabile. Stiamo lavorando per farci trovare pronti al momento della riapertura”.
Cristina Doganini – PressGiochi
Fonte immagine: http://www.sistemi-integrati.net/quasi-100-display-gestiti-da-un-solo-touchscreen-7-id-175-ida-2966-htm/
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