13 Gennaio 2025 - 00:24

Marche. Numerosi i progetti attivati a contrasto del Gap

  Tra le regioni leader in Italia spicca le Marche. Slot machine e centri scommesse spuntano come funghi nei bar e nei quartieri delle città marchigiane, decine di migliaia i

29 Gennaio 2015

 

Tra le regioni leader in Italia spicca le Marche. Slot machine e centri scommesse spuntano come funghi nei bar e nei quartieri delle città marchigiane, decine di migliaia i “Gratta e Vinci” venduti dai tabaccai di fiducia. E non solo. Le onnipresenti New Slot e Vlt dominano le statistiche in termini di spesa procapite annua e i giocatori locali non sfigurano neanche in termini di denaro ‘investito’ in scommesse sportive, lotterie e lotto. Le Marche sono una delle regioni al top in termini di spesa al gioco.

E’ la provincia di Ascoli Piceno, al decimo posto nella classifica sulla concentrazione di casinò per abitanti, l’hot spot del gioco.

Secondo l’Adoc Marche, su cui è attivo uno sportello di ascolto ed assistenza per i giocatori ludopatici, “la proliferazione di forme differenti di gioco d’azzardo e di pubblicità ingannevole sulle possibilità di vincita, uniti a fattori psicologici derivanti da situazioni di disagio determinate ad esempio da problemi coniugali o relazionali o di ordine economico, hanno prodotto un aumento vertiginoso del numero delle persone che decidono di tentare la fortuna”. Nelle Marche l’attività ha assunto preoccupanti dimensioni, motivo per cui si è resa necessaria un’analisi del fenomeno stesso. In regione sono stati attivati vari progetti per contrastarlo e limitarne le conseguenze. Nel 2012 il progetto “A carte scoperte” è stato creato per monitorare e condividere le sperimentazioni legate al fenomeno sociale emergente del gioco d’azzardo compulsivo nel territorio marchigiano. Del 2014 il progetto “Greta”, finanziato dalla Regione e incentrato sulle problematiche legate al gambling. I soggetti coinvolti nel progetto si sono proposti di mettere a disposizione dei giocatori patologici e delle loro famiglie servizi a livello ambulatoriale, semiresidenziale e residenziale, con la finalità di costruire percorsi specifici per l’utenza. Avvalendosi del contributo regionale ci si auspica di potenziare e implementare la rete di servizi che possa permettere di far fronte alla problematica in maniera incisiva.

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