L’Associazione Comuni della Marca Trevigiana ha predisposto i nuovi schemi di ordinanza e regolamento per i Comuni che vogliano regolamentare l’attività delle sale giochi e affini (videolottery-Vt, sale scommesse, etc.)
L’Associazione Comuni della Marca Trevigiana ha predisposto i nuovi schemi di ordinanza e regolamento per i Comuni che vogliano regolamentare l’attività delle sale giochi e affini (videolottery-Vt, sale scommesse, etc.) del proprio territorio e difendere i soggetti più deboli dalle conseguenze del gioco d’azzardo.
Ciò avviene a due anni di distanza (era il 2017) dalla predisposizione dei primi schemi. I quali andavano aggiornati alla più recente giurisprudenza (è del 4 giugno 2018 la sentenza n. 598 del Tar del Veneto che ha assegnato la vittoria al Comune di Montebelluna contro il ricorso un’importante azienda del gioco d’azzardo) e alla nuovissima legge regionale n. 38 del 10 settembre scorso (pubblicata sul Bur il 13 settembre e che entrerà in vigore il 27 settembre) “Norme sulla prevenzione e cura del disturbo la gioco d’azzardo patologico”.
I nuovi schemi saranno presentati nell’ambito del convegno “Le reti istituzionali come risorsa nel contrasto del disturbo del gioco d’azzardo. Verifica dei percorsi attuati e possibili nuovi interventi di prevenzione”, organizzato dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana e dall’Ulss 2, per domani, lunedì 23 settembre, presso l’auditorium della Provincia di Treviso, dalle 9.15 alle 12.45.
L’iniziativa è rivolta a sindaci, assessori ai servizi sociali, assessori alle attività produttive, funzionari e responsabili comunali di Polizia Locale, degli uffici attività produttive e dei servizi sociali. Sarà un’occasione anche per fare il punto su quanti comuni in questi anni adottato hanno già provvedimenti volti a limitare i danni dell’emergenza ludopatia.
“Il gioco d’azzardo patologico è un fenomeno in costante in crescita, con numeri significativi, soprattutto tra giovani e giovanissimi, in riferimento al gioco on line, tra i giovani e giovanissimi – afferma Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2 -. La collaborazione tra enti e istituzioni è fondamentale per la lotta a questo tipo di dipendenza, meno evidente di altre ma non per questo meno grave. Su questa collaborazione abbiamo puntato molto anche nell’ambito del Piano regionale dedicato che sta completando, a livello locale, il primo anno di attività con ottimi risultati”.
“L’Associazione Comuni su questo punto non molla – afferma la presidente Mariarosa Barazza -. I due strumenti che presentiamo sono a prova di ricorso e aiutano i sindaci a contrastare il gioco d’azzardo patologico e il dilagare delle ludopatie. Avere regole omogenee sul territorio rende l’azione di ciascun Comune più efficace”.
PressGiochi
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