18 Novembre 2024 - 03:28

Mantova. L’ass. Caprini pronto a sollecitare l’intervento dei Comuni del Distretto sugli orari del gioco

«Chiederò agli altri quattordici Comuni del Distretto di Mantova di fare una ricognizione aggiornata delle sale con slot machine, per verificarne il rispetto della distanza di 500 metri dai luoghi

17 Gennaio 2018

«Chiederò agli altri quattordici Comuni del Distretto di Mantova di fare una ricognizione aggiornata delle sale con slot machine, per verificarne il rispetto della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili, e, una volta per tutte, di armonizzazione delle fasce orarie». Così a Mantova l’assessore al welfare Andrea Caprini annuncia la volontà di tornare ad intervenire in materia di regolamentazione del gioco d’azzardo.

È dal marzo 2015, con la giunta Sodano, che il Comune di Mantova comanda lo spegnimento delle slot dalle 12 alle 18 e dalle 23 alle 9: sopravvissuta al tiro incrociato dei ricorsi, l’ordinanza è ancora in piedi. Ma il fronte dei sindaci è spaccato rispetto alla bontà e all’efficacia di una misura che, contestano alcuni, sposta solo il problema di qualche chilometro.

«So anch’io che non è la soluzione, ma resta uno strumento di contenimento del danno, perché di questo stiamo parlando, di una dipendenza – replica Caprini – Se nel 2015 i giocatori patologici in carico al Servizio territoriale nel Distretto di Mantova erano 43, il dato aggiornato al 2017 è di 76, e parliamo soltanto della punta dell’iceberg, dei giocatori che ammettono di avere un problema e accettano di farsi curare». L’aumento dei giocatori in cura si accompagna all’aumento del volume di soldi spesi in azzardo: nel 2016 sono stati bruciati 84 milioni e 258mila euro, contro gli 83,7 del 2015, mentre le vincite si sono asciugate da 70,5 a 65 milioni di euro.
PressGiochi

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