26 Dicembre 2024 - 02:37

Mantero (M5S): “Nessuna nuova legge sul gioco in Liguria, bisogna applicare quella del 2012”

“Dopo il blitz dello scorso anno con cui la coppia Toti-Rixi posticipava di un anno l’entrata in vigore della legge regionale ligure sul gioco d’azzardo, con la scusa della tutela

17 Novembre 2017

“Dopo il blitz dello scorso anno con cui la coppia Toti-Rixi posticipava di un anno l’entrata in vigore della legge regionale ligure sul gioco d’azzardo, con la scusa della tutela degli esercizi commerciali, che ricordiamolo hanno avuto 5 anni di tempo per mettersi in regola, ecco ora entrare in campo l’altra coppia dell’asse Forza Italia-Lega Nord che al solo scopo di difendere i loro bacini di voti, non si preoccupano di lasciar produrre un danno economico di 2,5 miliardi all’economia della nostra regione” – afferma il M5S.

“Il loro atteggiamento è da irresponsabili quando i malati d’azzardo in cura ai SerD liguri sono triplicati dal 2011 a oggi” – esordisce così Matteo Mantero, deputato ligure del MoVimento 5 Stelle, alla notizia per cui la Regione Liguria, tramite l’assessore Viale, vorrebbe varare una nuova legge regionale per la regolamentazione del gioco d’azzardo.

“L’obiettivo neanche troppo velato di questa nuova e maldestra mossa, targata centro destra è quello di rinviare di altri 5 anni il contrasto alla diffusione delle sale slot e centri scommesse che nella nostra regione, grazie alla connivente amministrazione Toti, stanno spuntando come funghi, degradando le nostre città, fagocitando la nostra economia regionale – continua Mantero – Rimettere mano ad una buona legge che va verso la tutela di tutta la popolazione ha il solo senso di impedirne l’entrata in vigore. E non regge la scusa dell’intesa siglata in Conferenza, che al momento non ha ancora alcuna efficacia e che soprattutto garantiva la tutela delle leggi regionali esistenti. Il presidente Toti e l’assessore Viale dovrebbero mettere al primo posto la salute dei cittadini liguri e la lotta al gioco d’azzardo patologico. Invece agiscono chiaramente su mandato delle lobby dell’azzardo con l’intento di gettare alle ortiche quanto di buono fatto in precedenza”.

“L’efficacia delle nostra legge regionale è già stata rimandata di un anno, entrerà in vigore a maggio 2018, gli esercizi commerciali, dopo aver avuto ben 6 anni di tempo, dovranno adeguarsi” – prosegue il pentastellato ligure – Quando, e se, ci sarà una norma nazionale diversa, solo allora toccherà alla Regione prendere i provvedimenti necessari”.

“Evitare ancora una volta di affrontare il problema azzardo non è più giustificabile con l’ignoranza dei vertici della Regione sul tema, qui c’è malafede – attacca Mantero, che da anni si batte contro i danni economici e sociali provocati dal gioco d’azzardo divenuto ormai a tutti gli effetti una piaga sociale inarrestabile – L’azzardo sottrae alla economia della nostra regione 2,5 miliardi di euro ogni anno, una cifra folle letteralmente gettate nelle fauci di slot e gratta e vinci che portano questi soldi nelle tasche di concessionari che spesso hanno sede in paradisi fiscali, se questo mare di soldi fossero investiti nel mercato reale potremmo rilanciare i consumi regionali. Ma non basta, l’azzardo causa malattia, distruzione dei rapporti famigliari e lavorativi, trascinando intere famiglie in un tunnel senza uscita. Il numero dei malati di azzardo sono cresciuti del 200% negli ultimi 5 anni, sono dati che ci arrivano direttamente dai centri per le dipendenze Liguri e che l’assessore Viale dovrebbe conoscere. Le stime del centro nazionale per le dipendenze ci dicono che nella nostra regione il numero di malati da azzardo è circa di 25 mila persone mentre circa 50 mila sono quelle a forte rischio, molti di questi sono ragazzi, anche minorenni”.

“Noi non siamo disponibili per nessuna modifica a quella che da tutti è riconosciuta come una buona norma e che va verso la tutela di tutti i cittadini, della loro salute e dell’economia ligure – conclude il prossimo capogruppo grillino alla Camera – Annunciamo fin da ora, nel caso in cui si arrivasse a quel punto, l’intenzione di fare le barricate per impedire l’approvazione di qualsiasi disposizione che cambi in peggio l’ottima legge regionale del 2012″.

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