Sono 3104 gli emendamenti presentati in commissione alla Camera, da segnalare entro domenica 11 dicembre alle ore 15. La maggioranza ha presentato oltre 600 proposte (285 Fratelli d’Italia, 151 della
Sono 3104 gli emendamenti presentati in commissione alla Camera, da segnalare entro domenica 11 dicembre alle ore 15. La maggioranza ha presentato oltre 600 proposte (285 Fratelli d’Italia, 151 della Lega, 136 da Forza Italia, 45 i Centristi), il resto provengono dalle opposizioni, alle quali andrebbero 250 segnalazioni sulle 450 totali. Per gli emendamenti sarebbero a disposizione poco più di 400 milioni.
Ampliare le misure fiscali a vantaggio del Sud. Elevare le pensioni minime fino a 600 euro per gli anziani. Ampliare la decontribuzione per l’assunzione dei giovani fino ad 8mila euro. Rivedere ‘Opzione donna’ sul pensionamento anticipato per aumentarne il bacino di utenza. Estendere il mese aggiuntivo del congedo di maternità pagato all’80% anche ai papà. Sarebbero alcuni dei temi principali degli emendamenti alla manovra economica depositati dalle forze politiche che sostengono il governo di Giorgia Meloni.
Ma non mancano anche interventi relativi al settore dei giochi pubblici. Piergiorgio Cortelazzo di Forza Italia e Maurizio Lupi per Noi Moderati hanno presentato due emendamenti per la proroga onerosa per tutte le concessioni di gioco. Per il perseguimento della garanzia del gettito erariale, di una effettiva ed adeguata riorganizzazione del settore delle reti di raccolta dei giochi pubblici e dei necessari relativi investimenti a carico dei concessionari si chiede di prorogare le concessioni degli apparecchi da gioco fino al 29 giugno 2026, per il gioco online fino al 31 dicembre 2025 e per le concessioni del bingo fino al 31 marzo 2026. Le concessioni delle scommesse vengono prorogate al 30 giugno 2027 mentre i giochi come SuperEnalotto e Gratta e Vinci sono prorogati per 36 mesi, a naturale scadenza delle attuali concessioni.
Se per apparecchi da intrattenimento, scommesse e bingo gli oneri concessori delle proroghe sono confermati nella stessa misura per la durata della proroga, il corrispettivo una tantum, calcolato in proporzione alla durata delle proroghe, – per tutti i giochi considerati – è maggiorato del 15% rispetto alla previsione delle norme in vigore ed è versato in due rate di pari importo con scadenza, rispettivamente, al 30 marzo e al 30 giugno del 2023.
Di seguito iltesto dell’emendamento:
Art.30
(Proroga della scadenza delle concessioni per l’esercizio e la raccolta di giochi pubblici)
1. Per il perseguimento della garanzia del gettito erariale, di una effettiva ed adeguata
riorganizzazione del settore delle reti di raccolta dei giochi pubblici e dei necessari relativi
investimenti a carico dei concessionari (come anche indicato nella relazione finale della
commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico),
che assicurino altresì la tutela della salute pubblica, nonché dell’esigenza di evoluzione delle
pertinenti concessioni secondo le più recenti innovazioni tecnologiche quanto agli strumenti ed
ambiti di raccolta, con particolare riferimento alle nuove forme di intrattenimento e sport, anche
virtuali, e in ragione della necessità di valorizzare le concessioni da mettere a gara e il cui equilibrio
economico finanziario risulta oggi di difficile quantificazione, oltre che dell’attuale congiuntura
economica, il termine di scadenza previsto per tutte le concessioni in materia di gioco pubblico
vigilate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sia in proroga che in vigenza, è prorogato a
titolo oneroso nei termini previsti dai successivi commi.
2. Le scadenze delle concessioni per la raccolta a distanza dei giochi pubblici assegnate ai sensi
dell’articolo 24, comma 13, lettera a), della legge 7 luglio 2009 n. 88 e dell’articolo 1, comma 935
della legge n. 208 del 2015, in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, sono
prorogate a titolo oneroso fino al 31 dicembre 2025.
3. Le concessioni del bingo sono prorogate a titolo oneroso fino al 31 marzo 2026.
4. Le concessioni in materia di apparecchi da intrattenimento previsti dall’articolo 110, comma 6,
del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 sono
prorogate a titolo oneroso fino al 29 giugno 2026.
5. Le concessioni di raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi
compresi gli eventi simulati, sono prorogate a titolo oneroso fino al 30 giugno 2027.
6. Le concessioni in essere dei giochi numerici a quota fissa, dei giochi numerici a totalizzatore
nazionale e delle lotterie ad estrazione istantanea sono prorogate a titolo oneroso di 36 mesi; tale
proroga modifica le naturali scadenze di dette concessioni.
7. Gli oneri concessori dovuti per la proroghe di cui ai commi 2,6 sono calcolati nella misura
massima di quanto originariamente versato al momento dell’aggiudicazione delle concessioni
attualmente in corso, parametrati alla durata della proroga e saranno determinati dal “Ministero
dell’Economia delle Finanze – Agenzia delle dogane e dei monopoli” attraverso appositi decreti
dirigenziali secondo criteri di proporzionalità e adeguatezza. Gli oneri concessori determinati per
legge e relativi alle concessioni già in proroga di cui ai commi 3,4,5 sono confermati nella stessa
misura per la durata della proroga. Il corrispettivo una tantum, calcolato in proporzione alla durata
delle proroghe di cui ai commi 2,3,4,5,6, è maggiorato del 15 per cento rispetto alla previsione delle
norme in vigore ed è versato in due rate di pari importo con scadenza, rispettivamente, al 30 marzo
e al 30 giugno dell’anno 2023.
30.6. Cortelazzo, D’Attis, Cannizzaro.
PressGiochi
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